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Per i Rangers l’impresa impossibile di una montagna da scalare

161620350_slide(© rangers.nhl.com)

I New York Rangers si trovano attualmente in una situazione disperata: recuperare una serie che li vede in svantaggio per 3-0, con un powerplay oramai insignificante e con alcuni giocatori fondamentali costretti in tribuna. Dopo aver affrontato gara 7 nel primo turno di playoff contro i Washington Capitals, la squadra di Tortorella affronterà un nuovo “elimination game” questa sera al Madison Square Garden contro i Boston Bruins, con la speranza di prolungare la propria stagione almeno sino a sabato sera.

I Bruins, dal canto loro, si trovano nell’ottima posizione di avere dalla loro ben 4 matchpoint per potersi guadagnare l’accesso alla finale di Conference che, considerato quanto visto sul ghiaccio sinora, non dovrebbero farsi sfuggire. Pensando al recente passato, però, i Bruins hanno un grande scheletro che si nasconde nel loro armadio, ovvero la serie persa nel 2010 contro i Philadelphia Flyers proprio quando si trovavano avanti per 3-0.

In quella formazione dei Flyers – autrice di un’autentica impresa – erano presenti anche due giocatori che questa sera scenderanno in pista con la maglia dei Rangers, ovvero Darroll Powe ed Arron Asham. Il contesto quella volta era del tutto simile a quello di oggi, con Boston avanti 3-0 nella semifinale di Conference e con Tuukka Rask a difendere la porta dei Bruins.

I due potrebbero dunque fungere da ispirazione e da “talismano” per una disperata rimonta dei Rangers. “Quando stai per scalare una montagna – ha spiegato Powenon ti siedi ai suoi piedi chiedendoti come farai ad arrivare in cima, ma guardi semplicemente il sentiero davanti a te e prosegui passo dopo passo. L’unica cosa da fare al momento è concentrarci su vincere questa gara 4, perchè se dovessimo perdere semplicemente non ci sarebbe più nulla da conquistare”.

“Quando riesci a vincere una partita, però, le cose iniziano a cambiare”, ha continuato Powe su NHL.com. “A quel punto inizi a concentrati sul prossimo match e ti rendi conto che, mentre la tua fiducia inizia a crescere, quella dell’avversario piano piano diminuisce. Tutto inizia però con una grande partita, e noi dobbiamo per forza giocarla stasera”.

Tutto l’ambiente tra le Blueshirts ha dichiarato di credere nel miracolo, anche se sarebbe strano vedere giocatori e staff tecnico dichiarare il contrario (da questo punto di vista, però, Alfredsson ha rappresentato una grande eccezione).

“Dobbiamo assolutamente essere più disperati sul ghiaccio – ha spiegato John Tortorella – il nostro sforzo deve raggiungere un altro livello per poter anche solo sperare di tornare in gioco. Credo che la mia squadra abbia lavorato duro sinora, ma per recuperare un 3-0 ci vuole ben altro!”.

Per dare una scossa coach Tortorella ha comunicato nel pomeriggio che la superstar (?) Brad Richards questa sera si siederà in tribuna nonostante sia perfettamente in forma a livello fisico. Richards ha deluso su tutta la linea in questa stagione, soprattutto in un post season anonimo che lo ha visto relegato nelle ultime partite addirittura in quarta linea.

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