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Interviste

Pelletier: “È stato un weekend da dimenticare, ma che ci riporterà con i piedi per terra”

Il coach dopo la sconfitta contro i Lions: “In questo inizio di stagione siamo forse saliti troppo in alto, come gruppo possiamo fare meglio. Sicuramente ci manca Zurkirchen, che sta recuperando da una commozione cerebrale”

© Photobrusca & Luckyvideo

LUGANO – Dopo due brutte sconfitte il Lugano è chiamato a ritrovare le migliori sensazioni in vista della prossima settimana. Le due uscite contro Bienne e ZSC Lions hanno infatti rappresentato un chiaro passo indietro, soprattutto in termini di solidità e compattezza.

“Per noi è stato un weekend da dimenticare, la squadra non ha giocato bene sia venerdì che sabato”, ci ha spiegato coach Serge Pelletier. “Sicuramente da lunedì bisogna correggere il tiro e rimettersi al lavoro per ritornare sui livelli delle prime partite, in cui abbiamo dimostrato di poter essere molto più solidi”.

Come ti spieghi la mancata reazione dopo la brutta serata di Bienne?
“In questo inizio di stagione siamo forse saliti troppo in alto, queste due sconfitte ci permettono di ritornare con i piedi per terra ed affrontare nella maniera giusta gli impegni della prossima settimana”.

C’è inoltre stato un netto calo a livello difensivo…
“Non so trovare molte spiegazioni in merito a questo calo evidente in termini difensivi, ma dopo la partita di sabato è chiaro che a livello di battaglie uno-contro-uno siamo stati sicuramente più deboli… Abbiamo perso dei contrasti che nelle partite precedenti riuscivamo a vincere. Quando si lotta meno si è meno competitivi, e tutto ne subisce le conseguenze”.

© Photobrusca & Luckyvideo

Ci si poteva attendere una scossa maggiore da parte dei vostri leader?
“In situazioni come questa è facile puntare il dito su alcuni giocatori, ma direi che nel weekend abbiamo incassato due sconfitte di squadra ed è sicuramente come gruppo che possiamo fare meglio”.

Ci si aspettava ad un certo punto di vedere un cambio di portiere, come mai non hai fatto questa mossa?
“Non bisogna dimenticare che ci siamo presentati sul ghiaccio ad inizio terzo tempo sul risultato di 3-1, dunque la partita era ancora giocabile. Eravamo nella posizione di recuperare, abbiamo dimostrato più volte di poter fare due gol nel giro di un periodo di gioco, dunque non ho ritenuto necessario cambiare il portiere”.

Con l’assenza di Zurkirchen anche Schlegel sta perdendo un po’ di lucidità?
“Naturalmente nel nostro campionato, che si struttura su back-to-back, è importante avere due portieri pronti a giocare, ma purtroppo in questo momento ci manca Zurkirchen ed è la realtà che dobbiamo affrontare. Lui è alle prese con una commozione cerebrale, dunque è una situazione particolare perché non sappiamo quanto può durare… Dobbiamo avere pazienza”.

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