LUGANO – Quella contro il Langnau era una sconfitta che non ci voleva, che complica il difficile cammino verso i playoff a cui il Lugano sta cercando di rimanere aggrappato grazie al buon bottino di punti ottenuto dall’arrivo di Serge Pelletier.
“Partite di questo genere sono sempre molto tirate, il Langnau ha messo in pista il suo dispositivo difensivo”, ci ha spiegato il coach bianconero. “Ce lo aspettavamo ed eravamo preparati, ma purtroppo non siamo riusciti a sbloccare il lato offensivo del nostro gioco per poter fare la differenza. Soprattutto nel primo tempo, quando potevamo uccidere la partita, ma non siamo riusciti a farlo”.
Questo è il tipo di sfide che vi aspetta da qui alla fine, il margine di errore si riduce sempre di più…
“Sull’1-0 a metà del terzo tempo si dovrebbe essere in grado di chiudere la partita e portare a casa tre punti, come abbiamo fatto ad esempio a Ginevra. Questo ricorda come l’hockey sia un gioco di errori e noi ne abbiamo fatto qualcuno in più rispetto al Langnau nel terzo tempo, loro ne hanno approfittato”.
In caso di rigore ora si può scegliere chi mandare all’esecuzione, come mai hai deciso di farlo tirare a Lajunen?
“A dire il vero, considerando chi sta segnando nelle ultime partite, era difficile trovare qualcuno da mandare a tirare il rigore (ride, ndr). Nelle ultime partite abbiamo segnato tre gol, di cui due li ha firmati Walker e l’altro Wellinger… Ora aspettiamo gli altri giocatori”.
Ti aspetti dunque di più da alcuni elementi…
“In generale mi aspetto di più dalla squadra. Abbiamo sistemato il nostro gioco difensivo, ma ora dobbiamo migliorare quando abbiamo il disco ed eseguire meglio le giocate quando c’è l’opportunità di andare in gol. Venerdì sera potevamo sicuramente segnare il 2-0 già nel primo tempo e questo avrebbe condizionato tutto il resto della partita. A livello d’esecuzione non siamo dove dovremmo essere in questo periodo della stagione”.