BERNA – AMBRÌ
2-3
(1-1, 1-1, 0-0; 0-1)
Reti: 4’41 Scherwey (Sciaroni, Haas) 1-0, 9’27 Kneubuehler (Lauper) 1-1, 27’48 Ebbett (Arcobello, Moser) 2-1, 38’19 Lerg (Kubalik, Müller) 2-2
Rigori: Lerg, Scherwey, Müller
Note: PostFinance Arena, 16’132 spettatori. Arbitri Lemelin, Piechaczek; Altmann, Fuchs
Penalità: Berna 2×2′, Ambrì 6×2′
BERNA – Due vittorie consecutive ai rigori, c’è quasi da non crederci. Ed invece, accantonando l’ironia che scaturisce dalla passata stagione, l’Ambrì Piotta venerdì sera ha potuto festeggiare due punti pesantissimi, ottenuti nella pista più calda del campionato e al cospetto di un avversario che coach Luca Cereda non era sinora mai riuscito a battere.
E proprio i dettami dell’allenatore hanno posto le fondamenta di un successo che si è basato prevalentemente su ordine e calma, elementi che hanno saputo mantenere la gara per buona parte su ritmi blandi, impedendo al Berna di “infuocarsi” e vivere quei momenti d’euforia che spesso in casa permettono agli orsi di indirizzare il match sulla via del successo.
L’Ambrì ha così cercato di affrontare questo impegno con intelligenza, trovando un buon equilibrio tra un atteggiamento conservativo e la scaltrezza di sfruttare al meglio le poche occasioni concesse da Arcobello e compagni. Non si fraintenda però, i biancoblù non hanno passato il match in trincea sopravvivendo grazie alla prestazione di Conz e a qualche proverbiale miracolo, ma hanno ridotto con efficacia i tiri realmente pericolosi verso il proprio portiere.
Ne è così nato un incontro in cui il Berna ha mantenuto per gran parte il pallino del gioco, ma tra tiri bloccati (addirittura 20 da parte degli ospiti), un boxplay compatto ed un Conz sicuro, l’Ambrì ha sempre mantenuto il contatto con il proprio avversario e con il momentum del match, pur senza mai prendere il sopravvento.
Il compito non si è preannunciato dei più semplici, soprattutto dopo che Scherwey aveva sbloccato il risultato dopo nemmeno cinque minuti, ma il pareggio di Kneubuehler (primo gol in biancoblù) aveva immediatamente spento gli ardori bernesi.
Presa confidenza, i leventinesi hanno gradualmente alzato la loro aggressività nel periodo centrale, caratterizzato da quelle due penalità consecutive di Ngoy che hanno fatto stringere i denti agli ospiti, sino ad arrivare al gol di Ebbett. Il Berna non aveva però mai saputo impressionare e, nonostante il proficuo lampo di lucidità (stupendo assist di Arcobello), il match non ha mai subito una vera sterzata.
Scossa che sarebbe arrivata se il Berna avesse infilato anche un terzo gol, ma un po’ di imprecisione ed i ferri della porta di Conz hanno permesso all’Ambrì di non farsi distaccare troppo e di trovare poi il 2-2 con Lerg, a segno sostanzialmente alla prima puntata offensiva dei biancoblù nel periodo centrale.
Nel terzo tempo il match ha poi subito per la prima volta un’impennata a livello di ritmo, con l’Ambrì in alcune circostanze per la prima volta in apnea.
Di diversa caratura invece l’overtime, fase giocata meglio ed in maniera più pericolosa da parte dei biancoblù, che con Kneubuehler e Lerg hanno avuto una grandissima chance di chiudere la contesa. Per farlo ci sono però voluti i rigori, con Conz battuto solamente una volta su otto tentativi avversari, mentre Lerg e Müller (rigore stupendo dell’americano) hanno consegnato la vittoria all’Ambrì.
Dopo la bella prova del derby la squadra di Cereda ha dunque trovato un nuovo importante successo, che continua a forgiare il carattere di un gruppo che si mostra sempre più compatto e disposto a lottare. E poi ci sono i due punti, che mantengono l’Ambrì a ridosso della linea e spingono il Davos a -11… Discorsi prematuri quando non si è nemmeno a metà torneo, ma con l’inverno dietro l’angolo il fieno in cascina va messo in questa fase.
IL PROTAGONISTA
Bryan Lerg: Nella sua prestazione spicca il gol fondamentale del 2-2 e, soprattutto, uno stupendo rigore con cui ha confermato una tecnica che probabilmente nessun altro giocatore leventinese può vantare.
Certo, poi l’americano ha sbagliato altre due esecuzioni, ma il solo fatto di vederlo andare a segno tre volte nel corso di questa settimana è un ottimo segnale, confermato dalla fiducia che Cereda gli riserva nei momenti decisivi.
Non è ancora al massimo delle sue potenzialità, e ci sono fasi in cui tende a sparire, ma si mostra in continua progressione e con un potenziale davvero interessante.