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Interviste

Pasche: “Sono contento del mio gioco, siamo un gruppo solido ma tutto inizia nei playoff”

Il giovane portiere sta mantenendo le attese: “La scorsa stagione ci ha dato esperienza, maturità e ci ha permesso di capire che le cose si costruiscono a lungo termine. Imparo ogni giorno. La Nazionale? È un obiettivo”

AMBRÌ – Un match difficile per la capolista Losanna, che però contro l’Ambrì Piotta ha mostrato ancora una volta la propria maturità, come conferma il portiere dei vodesi Kevin Pasche

“Avevamo qualche infortunato importante, ma volevamo mostrare carattere e solidità, sempre fondamentale in proiezione futura”.

Non è semplice mantenere il livello quando si è primi in classifica, soprattutto dovendo affrontare avversari più affamati e bisognosi di punti…
“Noi abbiamo sempre la voglia di andare al 100%, indipendentemente da chi ci sia di fronte. Non sempre le cose vanno come vorremmo – ad esempio abbiamo perso due volte contro l’Ajoie. Sappiamo che l’Ambrì è una buona squadra e che giocare alla Gottardo Arena è sempre durissima. Eravamo coscienti che, per portare a casa la vittoria, avremmo dovuto dare il massimo”.

Già la stagione passata era stata fantastica, con la finalissima persa solamente alla settima e decisiva sfida. Quest’anno però c’è il sentimento che siete addirittura migliorati e diventati più forti, e che lo scorso campionato vi abbia fatto imparare molto…
“Sì, la scorsa stagione ci ha dato esperienza, maturità e ci ha permesso di capire che le cose si costruiscono a lungo termine. Inoltre quando sei un gruppo solido e formi una banda di amici anche fuori dal ghiaccio, questo ti aiuta molto”.

L’anno scorso era la tua prima stagione in NL, avevi fatto bene, ma al tuo fianco c’era anche Connor Hughes. Giocavi quindi meno a differenza di quest’anno dove ormai sei il numero 1 fisso. Oltretutto è sempre difficile il secondo anno da professionista per un atleta. Confermarsi non è facile, eppure tu lo stai confermando alla grande e hai fatto ulteriori progressi. Sei fiero e soddisfatto?
“Sono molto contento di quanto sto facendo finora. Ma la stagione non è mica finita, in sostanza tutto comincia con i playoff. Sono però soddisfatto delle mie prove, imparo ogni giorno, riesco a progredire quotidianamente. Infine la squadra è unita, i miei compagni mi sostengono, hanno fiducia in me e mi aiutano sempre indipendentemente da come va la serata. È veramente un bel sentimento per il sottoscritto”.

Sei nettamente in testa alla classifica degli shutout, ne ha ottenuti ben otto. Complimenti, ma evidentemente tanto merito va appunto anche alla tua difesa…
“Senza la squadra non puoi ottenere degli shutout. Puoi solo farli se tutto il team ti sostiene, è un lavoro d’insieme. Chiaramente il numero di shutout viene abbinato a una statistica dell’estremo difensore, ma a mio avviso il merito è veramente dell’intero contingente”.

Poter lavorare con una leggenda come Cristobal Huet deve essere un lusso per un 21enne come te…
“È incredibile, ogni giorno mi fa crescere, imparo tantissimo. Poi è molto rilassato, è tanto calmo e questo aiuta parecchio, non ti mette la pressione. È veramente favoloso lavorare assieme a lui”.

La Nazionale è un obiettivo, un sogno, oppure non ci pensi?
“Sicuramente in futuro è un obiettivo. Se arriverà tra una settimana oppure tra uno o due anni lo vedremo. Non sono io a prendere certe decisioni, quindi non resta che attendere e continuare a lavorare al fine di arrivarci”.

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