RAPPERSWIL – AMBRÌ
3-5
(1-0, 2-2, 0-3)
Note: Diners Club Arena, 4’911 spettatori. Arbitri Erard, Wiegand; Dumoulin, Küng
Penalità: Rapperswil 7×2′ +1×10′, Ambrì 7×2′ + 1×10′
RAPPERSWIL – Vittoria doveva essere, e vittoria è stata. Per quanto banale e “telefonata” possa essere questa affermazione, i tre punti conquistati a Rapperswil mantengono l’Ambrì Piotta nella cerchia delle squadre che possono ambire ai playoff, con i punti sulla linea che sono ora cinque.
Il fatto di essere tornati dalla trasferta sangallese con la posta piena è però uno dei pochi fattori davvero positivi della partita degli uomini di Pelletier, i quali per lunghi tratti hanno commesso diversi errori di posizionamento – soprattutto in copertura difensiva – di uscita dal terzo, ed in generale si sono adattati al modesto livello dei loro avversari.
Forti dei rientri di Gautschi e Bianchi – con Grieder in sovrannumero e Fuchs impegnato con la Nazionale U20 – i biancoblù si sono resi protagonisti di un’entrata in materia da incubo, con una rete incassata dopo un solo minuto di gioco e due penalità in rapida successione che hanno costretto i leventinesi a giostrare per 1’32 in doppia inferiorità numerica.
Nonostante il primo tempo degli ospiti non sia stato troppo positivo, va dato atto agli uomini di Pelletier di aver cercato sin da subito una reazione, prima superando in maniera lineare la fase in 5-contro-3, e poi riequilibrando la contesa e trovando finalmente dopo 15 minuti una ghiotta occasione con Kobach, a cui ha fatto eco quella di Gautschi, che nel finale di tempo aveva colpito un’asta piena dopo ottima azione preparatoria di Hall.
Assente per l’impegno di Coppa in “congedo maternità”, Hall anche lunedì sera si è dimostrato la vera anima della squadra, capace di “tirare” il gruppo anche nelle fasi di gioco più buie e di garantire una grinta ed una leadership che per questo Ambrì sono fondamentali.
Fondamentale per i leventinesi è però anche il fatto di ricevere con regolarità il contributo offensivo dei suoi uomini migliori, cosa che a Rapperswil non è mancata. Alexandre Giroux si è infatti ritrovato in una delle “sue serate” ottenendo una tripletta (per lui è il terzo hat-trick) a partire dal pareggio, arrivato in avvio di periodo centrale ed in combutta con Aucoin, la cui intesa pare finalmente essersi consolidata su livelli accettabili.
Nuovamente con Saikkonen tra i pali – Zurkirchen tornerà ad allenarsi il 27 dicembre mentre Flückiger ha ancora dolori alla testa, come riporta LaRegione – i biancoblù hanno però incassato dopo nemmeno due minuti il nuovo vantaggio locale firmato da Obrist, che approfittato di un disco lasciato colpevolmente vagante nello slot.
Il fatto di assistere ad una partita tra l’ultima e la penultima della classe è comunque emerso specialmente nel secondo tempo, quando i continui ribaltamenti di fronte ed un numero altissimo di svarioni difensivi e passaggi sbagliati hanno generato su entrambe i fronti un gran numero di occasioni da rete.
Ad approfittarne al 26’40 è stato Steiner che, grazie ad una goffa respinta di Hächler che gli ha inavvertitamente consegnato il puck, ha lasciato partire un violento slapshot che ha fatto secco Wolf. Al 32’21 Giroux ha invece perfezionato la doppietta, approfittando di un’azione imbastita da Pestoni e da un assist “al bacio” di Chavaillaz.
L’Ambrì ha però nuovamente evidenziato delle difficoltà nel gestire i momenti successivi ad una rete, tanto da incassare nuovamente il pareggio locale dopo soli 80 secondi di gioco, quando Walser – lasciato liberissimo di prendere la mira – ha dato il terzo dispiacere della serata a Saikkonen.
Per spendere qualche parola sul “portierino” biancoblù, la sua prestazione è stata in linea con quelle già fornire sinora, con diverse parate di routine ben congegnate ma accompagnate da evidenti limiti, dettati anche dalla sua giovane età e dalla mancanza di esperienza. Poche colpe le sue, ma non è mai una sicurezza.
Sullo score di 3-3 e con ancora 20 minuti da giocare, l’Ambrì ha iniziato a fare ciò che spesso si dimentica, ovvero scagliare con la più alta frequenza possibile un buon numero di dischi verso la porta avversaria. Stucki e Dostoinov ci hanno provato in più occasioni e, pur non andando realmente vicini alla rete, hanno contribuito a mantenere sull’attenti la difesa avversaria.
La giocata decisiva l’ha però trovata come anticipato Alexandre Giroux, che in powerplay ha lasciato partire un violento slapshot che ha fulminato Wolf. Nei minuti immediatamente successivi l’Ambrì ha poi contenuto le folate dei Lakers, e quando Steiner ha messo la firma sul 5-3 e sulla sua personale doppietta, ecco che il match si è definitivamente chiuso.
Per l’Ambrì si tratta naturalmente di tre punti di vitale importanza, che mantengono viva la rincorsa ai playoff. Si è trattata però di una partita tutt’altro che perfetta e bisogna essere coscienti che contro un avversario di maggior caratura una prestazione analoga con tutte le probabilità non sarebbe bastata per incamerare dei punti.
I leventinesi non possono però permettersi di fare gli “schizzinosi” ed ogni punto conquistato rimane comunque d’oro, sia in chiave playoff, sia eventualmente per evitare gli scomodissimi ultimi due posti in graduatoria. Agli uomini di Pelletier non resta ora che dare fondo ad ogni energia e motivazione per ottenere un risultato utile martedì contro il Davos, per poi preparare il rush finale di regular season.