AMBRÌ – Al termine della sudata vittoria dei leventinesi contro il Ginevra-Servette abbiamo avvicinato il mattatore della serata, il capitano biancoblù Paolo Duca, che ha analizzato con noi il match.
Paolo Duca, non è mai facile giocare contro il Ginevra, ma venerdì sera avete fatto la differenza nel periodo centrale grazie a due episodi: la penalità di partita di Rivera ed il tuo goal all’ultimo respiro…
“Sì, sono d’accordo. Penso soprattutto che venerdì abbiamo avuto una reazione dopo le ultime due partite dove avevamo veramente giocato male concedendo 12 goal e perdendo moltissimi dischi in zona neutra ed in zona difensiva. Siamo tornati a giocare compatti mettendoci tanta grinta e tanta intensità, in questo modo anche noi siamo riusciti a mettere il Ginevra sotto pressione. Bisogna ammettere che loro sono un avversario molto ostico, giocano un hockey molto effettivo e fisico attuando tanto forechecking e tanta pressione sulla nostra porta. Però credo che hai detto bene te, la differenza l’hanno fatta quel power-play dove siamo riusciti a sbloccare la partita, e la rete del 2-0 che è stata un po’ il simbolo dell’Ambrì che è sceso sul ghiaccio venerdì sera. Abbiamo lottato fino all’ultimo centesimo di secondo, su ogni disco ed alla fine anche la fortuna è tornata un po’ dalla nostra parte”.
Pelletier ha deciso di riproporre il quartetto di stranieri sceso in pista a Zugo tenendo a riposo Nordlund… Secondo te ha operato questa scelta perché modulo ed interpreti sono quelli da lui disegnati ad inizio stagione oppure perché vista l’assenza di Schlagenhauf deve fare di necessità virtù?
“Penso che questa domanda dovresti farla a Serge (ride ndr), non saprei. A noi giocatori viene affidato un ruolo da parte dell’allenatore e cerchiamo di svolgerlo fino in fondo. Il mister non ci svela sempre cosa si cela dietro le sue decisioni. Penso che alla fine conta relativamente il modulo con cui giochi, se il 3+1 o il 2+2. Credo che l’importante sia che chi va sul ghiaccio dia il massimo ed è quello che è successo stasera. È stata una bella vittoria di squadra dove tutti hanno fatto la loro parte per conquistarla”.
Hai piazzato un’altra doppietta… Rispetto allo scorso campionato stai trovando la via della rete con più regolarità, inoltre queste reti sono molto pesanti, immagino sarai soddisfatto a livello personale…
“Beh, è chiaro che come attaccante fa piacere quando riesci a segnare, ma come ho già detto alla fine conta poco chi segna. L’importante è riuscire a portare a casa le vittorie. Stasera è toccato a me segnare due gol, benvengano, però sono soprattutto da sottolineare una reazione ed un segnale molto forti da parte della squadra. Non eravamo per niente contenti di come avevamo disputato soprattutto le ultime partite, ma nel complesso possiamo dire le ultime due settimane. Stasera penso che ci sia dunque da segnalare questo cambiamento nella prestazione complessiva della squadra.”.
Sabato sera giocate a Kloten: una pista e soprattutto un avversario non facili da affrontare…
“Certo, soprattutto in casa. Sono una squadra con molto talento e sono molto veloci. Bisogna assolutamente lasciar loro poco spazio e poco tempo, perché se li si lascia giocare possono essere molto pericolosi. Dovremo quindi cercare di imporre nuovamente il nostro ritmo domani, facendo un buon forechecking a centro pista e pattinando tanto. Vogliamo andare a prendere punti anche a Kloten”.