AMBRÌ – Viktor Östlund, dalla lotta alla leucemia, al debutto in NLA. Il derby della Valascia è stato anche questo e, se per il Lugano a livello di classifica la partita contro l’Ambrì non aveva alcun valore, per il giovane ragazzo svedese essere tra i pali per la prima volta nel massimo campionato ha sicuramente avuto un sapore speciale.
Per lui si è trattato di un debutto positivo, con Shedden che gli ha dato spazio unitamente ad elementi come Fontana e Wollgast, spesso sul ghiaccio viste le assenze per scelta tecnica dei vari Merzlikins, Hirschi, Ulmer e Walker oltre a Martensson.
Al termine della partita abbiamo incontrato proprio il 21enne Östlund, per scoprire con lui le sensazioni di poter finalmente tornare a giocare.
Viktor Östlund, E finalmente arrivato il tuo debutto in NLA, proprio in un derby. Com’è andata?
“È stato divertente. Mi è piaciuto moltissimo il pubblico e l’atmosfera che si poteva respirare in pista, con tantissima gente presente all’incontro. Naturalmente non è mai divertente uscire sconfitti da un match… È una cosa che odio!”.
Per il Lugano si trattava di una partita inutile per la classifica, ma avete giocato comunque in maniera fisica, usando con regolarità anche i migliori giocatori. Avete preso il derby come una prova di playoff?
“Non per me personalmente. Io mi sono dovuto concentrare su me stesso per tutta la durata della partita. Ho cercato di non farmi influenzare troppo da quello che era il derby, cercando di rispettare quelli che erano i miei piani a livello personale”.
Il Lugano non ti aveva mai impiegato sinora, ma hai potuto lavorare per diversi mesi con i bianconeri. Senti di aver progredito in questa stagione?
“Sì, certamente. L’ultima volta che ho giocato è stato qualcosa come quattro mesi fa, di conseguenza non è stato facile. Sapevo che si sarebbe trattato di un match ad altissimo livello. Credo comunque di essere progredito molto nel corso di questa stagione, nonostante un minutaggio basso”.
Ti aspettavi di giocare maggiormente dopo l’infortunio occorso a Manzato? Penso ad esempio alla Coppa Spengler…
“Naturalmente avevo molta voglia di giocare, ma è Shedden che prende le decisioni. Io sto semplicemente cercando di fare del mio meglio per guadagnare la sua fiducia”.
Il tuo contratto è in scadenza… Qualche idea sul tuo futuro?
“Nessuna idea a dire il vero. Però mi piacerebbe molto restare qui in Svizzera!”.