AMBRÌ – Il suo Rapperswil sembrava essersi fermato sul più bello, quando al 57’23 è arrivata la rete di Spacek, ma con un colpo di coda 30 secondi più tardi Djuse ha siglato il decisivo punto del 2-1. Il tutto per la gioia di Melvin Nyffeler, il quale è comunque onesto nella sua analisi.
“Abbiamo combattuto, non è certo stata la nostra vittoria più bella, direi che l’Ambrì nel complesso è stata la squadra migliore, ma siamo riusciti a rintuzzare i leventinesi. Ci sono però un paio di cose che dobbiamo correggere, il secondo tempo da parte nostra è stato una catastrofe. Abbiamo lasciato troppi spazi all’avversario, ciò gli ha permesso di crearsi tante occasioni. Nel terzo periodo siamo riusciti a correggere il tiro. Il pareggio? Non lo so, forse c’è stato un cambio volante un po’ avventato, per fortuna siamo poi riusciti a siglare ancora un gol”.
La reazione dopo il gol incassato è stata comunque notevole, un bel segnale mentale. Potevate sciogliervi, con oltretutto un’intera pista scatenata ed entusiasta a incitare i biancoblù…
“Ho il sentimento che l’Ambrì dopo aver segnato abbia voluto di più, si è lanciato all’attacco e con un turn-over li abbiamo colti in castagna. Credo che sia stato più un errore loro insomma, troppa golosità, noi siamo stati abili a sfruttare la situazione”.
Per voi è una vittoria importante. Il Kloten ha ora sei punti di distacco e il pericolo playout si allontana. Matematicamente potreste ancora ambire ai play-in, anche se sembra utopia. Ci credi ancora?
“Voglio semplicemente vincere il maggior numero possibile di partite, questo finale di regular season è una sorta di piccolo playoff. Non serve a nulla guardare indietro oppure avanti, bisogna vincere i match, poco importa come e contro chi. L’obiettivo è evidentemente raggiungere almeno il dodicesimo posto e aumentare il vantaggio sul Kloten, alla fine faremo i conti e vedremo dove saremo”.
È difficile spiegare in pochi attimi, ma te lo chiediamo. Come mai quest’anno non avete performato come nelle ultime stagioni e avete un po’ deluso?
“Difficile esprimersi. Direi che tutto è già iniziato dal primo agosto. Non siamo riusciti a fornire buone prestazioni, anche se in CHL abbiamo superato la fase a gironi e ciò è stata fonte di gioia. Di base però complessivamente non abbiamo giocato un buon hockey, questo un po’ su tutto l’arco del campionato. Ci sono stati inoltre troppi alti e bassi, non c’è stata costanza. Non saprei darti un motivo, forse si sono anche sopravvalutate le ultime stagioni, quando abbiamo avuto tanti singoli che hanno veramente fornito un apporto fuori dal comune. Aggiungerei anche che in quelle circostanze c’è stata pure una grande solidità collettiva. Quest’anno invece c’è più difficoltà, sono in pochi ad avere reso alla grande e siamo entrati in una spirale negativa da cui è estremamente dura uscire. Ma ribadisco, io penso che gli ultimi due campionati forse ingannano un po’”.
Da qualche settimana è arrivato Punnenovs a farti concorrenza. Come lo hai accolto e come hai reagito alla notizia?
“Molto bene, la società mi aveva informato anticipatamente che era alla ricerca di un portiere. Sono molto contento che Ivars ci abbia raggiunto. L’hockey moderno va sempre più nella direzione di alleggerire il lavoro del numero 1. È difficile giocare ogni volta 45 partite più il postseason. Ormai sono pochissimi i portieri in questa lega a disputare ancora un numero così elevato di gare e sempre più club si orientano dunque verso il nuovo modello. Ivars è un buon estremo difensore, aiuta tutta la squadra a progredire ed è l’unica cosa che conta e quindi come detto sono felice che sia arrivato. D’altro canto è un gran peccato per Meyer, trovo che Robin sia un elemento molto talentuoso, ma il business a volte è così”.
Da ormai parecchi mesi aleggiano diverse voci di corridoio in merito a un tuo infortunio…. Che ci dici?
“Possiamo parlarne tra sei partite, almeno spero. La situazione è questa, provo a dare il mio meglio ogni giorno indipendentemente da come mi senta rispettivamente da come reagisca il mio corpo. Per intanto sta andato comunque molto bene e proverò a continuare così sino alla fine”.