LUGANO – È stato un derby singolare quello giocato mercoledì sera, un’ultima uscita prima di Natale in cui l’Ambrì Piotta ha cercato di lottare per contrastare un Lugano voglioso di tornare ad alzare i giri del proprio motore.
“Penso che abbiamo giocato una buona partita, anche se è difficile dire se meritassimo di più… A volte nell’overtime hai bisogno anche un po’ di fortuna, ma siamo proseguendo nella giusta direzione”, ci ha spiegato il veterano Jiri Novotny. “Ho delle sensazioni simili a quelle avute al termine della precedente uscita contro lo Zugo, ma ovviamente se perdi non puoi essere contento. Partita dopo partita stiamo riuscendo a migliorare, anche se stiamo lasciando per strada dei punti”.
Il Lugano ha vissuto uno stop di tre settimane, cosa vi è mancato per sfruttare questo fattore a vostro vantaggio?
“È difficile da dire. Abbiamo dovuto giocare tanto in boxplay, mentre le fasi di powerplay ci sono mancate un po’, anche se in una delle occasioni abbiamo segnato. A volte ci vuole anche un po’ di fortuna, ma giocando in questa maniera avremo in molte partite la possibilità di uscire vincitori dal ghiaccio”.
Sul primo gol eri in ottima posizione per una deviazione, ma è stato il tocco di Heed a mandare il disco in porta…
“Sì, diciamo che il loro difensore è arrivato prima di me, ma poco importa. Chiaramente tutti vogliono riuscire a segnare, ma personalmente non è una cosa a cui penso… Ho 37 anni e scendo in pista perché amo ancora questo sport, l’unica cosa che mi interessa è vincere con la squadra ed assaporare poi il clima che c’è in spogliatoio dopo un successo”.
Oltre alla pandemia tu avevi la sfida di tornare a giocare dopo un lungo infortunio, come stai vivendo questi mesi?
“In questo periodo purtroppo le cose non sono facili per nessuno. Tutti i giocatori stanno vivendo la loro battaglia personale, chi sarà più forte mentalmente avrà l’opportunità di ottenere dei migliori risultati. Vogliamo rimanere concentrati e fare bene le piccole cose, l’esperienza insegna che è questo il punto più importante per fare bene”.
Tu, con la tua esperienza, hai un ruolo centrale in questo…
“Indubbiamente! Sono tra i giocatori più vecchi della lega, dunque è mio compito aiutare i miei compagni il più possibile. Cerco di parlare con tutti e di dare il buon esempio, sul ghiaccio ma anche quando siamo in panchina. È chiaramente il mio ruolo e mi piace tantissimo”.
Il tuo contratto arriverà a scadenza il 31 dicembre, ma è difficile immaginare una tua partenza tra qualche giorno…
“Con Duca c’è un ottimo rapporto, e grazie a lui posso essere qui ad aiutare questa squadra, in cui mi è stato trovato un ruolo preciso. Naturalmente abbiamo già discusso sulla possibilità di estendere il contratto, ma i dettagli di questi argomenti li lascio a chi lavora dietro la scrivania”.