AMBRÌ – Dopo la partita di martedì sera, disputata alla Valascia contro il Losanna e terminata con una vittoria per 4-1, abbiamo avvicinato il difensore finlandese dei biancoblù Markus Nordlund, per scoprire quali fossero le sue impressioni riguardo l’incontro ed analizzare insieme a lui le sue prime prestazioni di rientro in Leventina.
Markus Nordlund, per due periodi il Losanna vi ha messo veramente sotto pressione, poi nel terzo tempo siete riusciti a chiudere l’incontro…
“Sì, il Losanna ci ha messo in difficoltà nei primi due tempi e onestamente siamo stati fortunati ad essere ancora in partita dopo quaranta minuti. Nel terzo periodo invece siamo stati in grado di contenerli, segnando due reti importanti e chiudendo di fatto il match”.
Quella contro il Losanna era la tua seconda partita, come ti senti fisicamente? Stai pian piano riprendendo il ritmo?
“Fisicamente mi sono sentito meglio in questa seconda uscita, ma penso di aver concretamente giocato un match migliore contro il Langnau. Ovviamente c’è una differenza enorme fra gli allenamenti e le partite, specie in una lega molto veloce come quella svizzera, ma sto pian piano migliorando”.
Un anno e mezzo fa hai lasciato Ambrì per passare allo Djurgården… Cos’era successo allora e come mai hai deciso di tornare?
“Beh… Questo è l’hockey, non è sempre una mia decisione (ride, ndr). Avevo passato dei bei momenti qui in Svizzera, ma mi avevano offerto una buona occasione in Svezia e decisi di accettarla. Ora però sono felice di essere tornato qui in Leventina”.
Al termine della scorsa stagione non hai ottenuto nessuna offerta di rinnovo… Ti aspettavi di diventare un “free agent” e di non trovare squadra fino a novembre?
“No, e devo riconoscere che la scorsa non è stata la miglior stagione della mia carriera, ma non mi aspettavo di dover attendere tutti questi mesi prima di tornare a giocare. Per fortuna ora quel periodo è finito e sono qui, voglio dare il mio contributo alla squadra e ritrovare il mio gioco”.
Conoscevi Mikko Mäenpää prima di giungere in Leventina? Hai parlato con lui?
“Sì, prima di tornare ad Ambrì l’ho chiamato. Ho giocato qualche volta contro di lui, ma non ci siamo mai conosciuti veramente bene”.
Un anno e mezzo fa a dirigere la squadra c’era Pelletier, mentre ora hai trovato Kossmann… Quali differenze noti nel gioco e nella squadra rispetto ad allora?
“Ci sono alcune similitudini con la squadra della stagione 2013/14, per esempio l’atmosfera in spogliatoio è bella come quella della mia precedente esperienza in Leventina. A livello di gioco direi che con Kossmann abbiamo un sistema più strutturato, mentre con Pelletier i giocatori avevano un po’ più di libertà. Non c’è comunque una grandissima differenza”.
Avete sinora disputato (e vinto) due delle quattro partite consecutive in programma alla Valascia, per giunta contro avversari diretti… Come vi preparerete per l’importante sfida con il Bienne?
“Prima di tutto non dobbiamo pensare alla classifica, ma sempre e solo alla prossima partita. Dobbiamo inoltre sfruttare il fattore casalingo, con i nostri tifosi che ci danno una grande mano… Nonostante tutto arriviamo da due vittorie consecutive, speriamo di mantenere questo ruolino di marcia!”.