AMBRÌ – PARDUBICE
2-3
(2-0, 0-1, 0-1; 0-1)
Reti: 1’02 Formenton (Dauphin) 1-0, 8’10 Formenton (Virtanen, Dauphin) 2-0, 29’18 Paulovic (Poulicek) 2-1, 47’35 Zohorna (Kousal, Hajek) 2-2, 61’15 Sedlak 2-3
Arbitri: Stricker, Hribik; Lederer, Fuchs
Penalità: Ambrì 3×2, Pardubice 2×2
Assenti: Isacco Dotti, Tommaso De Luca, Diego Kostner (infortunati), Zaccheo Dotti, Kilian Zündel, Valentin Hofer, Daniele Grassi (sovrannumero), Simone Terraneo (Nazionale U20)
DAVOS – Esordio amaro per l’Ambrì Piotta, che da detentore del trofeo si è dovuto inchinare di fronte alla rimonta dei cechi della Dynamo Pardubice, vincitori all’overtime dopo essere risaliti dall’iniziale 0-2.
Era infatti partito forte l’Ambrì Piotta, e forse anche la squadra ceca si era un po’ fatta sorprendere sotto ritmo in un inizio leventinese decisamente più convinto.
La Dynamo aveva fatto capire di avere notevoli mezzi tecnici e fisici – sulla velocità di pattinaggio l’Ambrì si è mostrato superiore mediamente – ma nel primo tempo sono state le scorribande di Formenton a fare la differenza, con le sue tipiche giocate in velocità che hanno spaccato il terzo.
Il problema per la squadra di Cereda, rinforzata da Mueller, Honka e Jecker, è stato il fatto che la Dynamo è rientrata sul ghiaccio dal secondo periodo con tutta un’altra verve e una convinzione maggiore e sono iniziate le prime difficoltà per i biancoblù.
La forza fisica dei cechi ha messo in difficoltà più di una volta la retroguardia leventinese e il gioco tipicamente ceco con schemi est-ovest nel terzo offensivo più di una volta ha fatto saltare i punti di riferimento ai ticinesi, i quali hanno perso più di un disco in fase di rilancio permettendo agli avversari di installarsi per vari momenti nel terzo di Juvonen.
Proprio il portiere finlandese ha tenuto in piedi la baracca leventinese nel secondo periodo dopo il 2-1 ospite, ma poi nulla ha potuto nel terzo tempo al completamento della rimonta, assolutamente meritata e conclusasi con la sassata di Zohorna per il 2-2.
L’Ambrì Piotta ha avuto le migliori occasioni per segnare il nuovo e decisivo vantaggio nei secondi finali, che sarebbe stato amaro per la Dynamo visto il lavoro e il volume offensivo messo in pista, ma ancora una volta i muscoli di Sedlak hanno premiato la squadra di Varada dopo una spettacolare discesa nell’overtime.
Una vittoria meritata per la Dynamo, rivelatasi superiore all’Ambrì già dal secondo periodo, ma fino a lì incapace ancora di dare un senso al suo gioco, in attesa forse di studiare meglio l’avversario. Da lì via è stato spesso un monologo del Pardubice, anche se il “solito” Formenton e Bürgler hanno saputo costruirsi ancora un paio di ottime chance per prendersi la vittoria.
Troppo poco in generale quanto fatto dai leventinesi sul piano offensivo e della continuità e poco impatto hanno avuto finora i rinforzi, stavolta nemmeno Juvonen ha potuto evitare la sconfitta.
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