RIGA – La Svizzera ha sconfitto il Canada, ma l’attenzione a fine gara è tutta sul gesto sconsiderato di Veleno. L’attaccante canadese con la lama del suo pattino ha colpito di proposito Nino Niederreiter alla tibia. Il grigionese dei Winnipeg Jets ha le idee in chiaro a tal proposito…
“Ho sentito il colpo, all’ultimo momento ho cercato di spostare un po’ la gamba, Veleno ha fatto un movimento deliberato per rompermi qualcosa. Spero proprio che l’IIHF prenderà provvedimenti, il nostro è uno sport da gentleman, anche se giocato duro non si può arrivare a certi gesti”.
Avevate un conto in sospeso dal passato?
“No, per nulla. Ha fine partita si è pure scusato. Io non lo conosco, non so quanti anni abbia e da quanto gioca, ma per essere nella selezione canadese deve essere un buon giocatore. Non so nemmeno perché abbia agito così, non è accaduto nulla di particolare da provocare un’azione tale”.
Non deve essere semplice rimanere calmi dopo un fattaccio del genere…
“Devo dire che solitamente non sono uno che si arrabbia chissà quanto, ma quando appunto accadono certi fatti allora sì. Sempre nel primo tempo c’era un chiaro fallo avversario quando eravamo già in powerplay. Doveva esserci dunque un 5 contro 3 a nostro favore. A questo livello gli arbitri dovrebbero vedere certe cose”.
Anche in questo caso sei stato il protagonista sfortunato, ma non ti abbiamo visto protestare…
“Ho mostrato la mia rabbia a modo mio, ribadisco, a questo livello l’arbitraggio dovrebbe essere migliore”.
Paradossalmente la tua penalità nell’azione incriminata con conseguente rete incassata, ha dato lo slancio…
“Non vuoi mai ricevere una penalità che porta a un gol avversario, ma penso che questo episodio ci ha ancora unito di più e alla fine credo che la vittoria sia meritata, abbiamo seguito i nostri principi sfoderando il nostro gioco”.