DAVOS – La convocazione in Nazionale non ha restituito all’Ambrì Piotta il Nättinen che siamo stati abituati a vedere nel primo scorcio di campionato, ed anche a Davos il finlandese ha mostrato di aver bisogno ancora un po’ di tempo per tornare al meglio.
“Sono un po’ stanco”, ci ha spiegato il top scorer leventinese. “È stato un periodo impegnativo, con i vari viaggi e tutte le complicazioni imposte dal coronavirus, ed inoltre le partite giocate con la Nazionale erano molto veloci ed hanno richiesto tanta energia. Mi sento però in ripresa e lunedì è andata meglio rispetto all’ultimo impegno prima di Natale, questo è un buon segno”.
Contro il Davos avete mostrato tanta volontà, ma faticate a trovare il gol…
“Ho avuto la sensazione che non fossimo pronti ad iniziare la partita, ed il Davos ne ha approfittato per segnare due reti. Nel periodo centrale abbiamo alzato il nostro livello, ma non siamo riusciti a crearci delle chiare occasioni da gol… Abbiamo fatto del nostro meglio, ma il nostro avversario ha giocato una partita molto intelligente”.
Cosa vi manca sul fronte offensivo?
“Devo essere sincero, non lo so… È una buona domanda. Anche a livello personale non riesco a trovare la quantità di tiri che vorrei, è un po’ frustrante. Dobbiamo gestire meglio il disco, non lanciarlo semplicemente in avanti nella speranza che qualcun altro possa raggiungerlo… Bisogna mantenere il possesso ed essere più vicini tra di noi sul ghiaccio, ed in questo senso possiamo fare meglio”.
Avete perso cinque partite di fila, con però alcuni aspetti promettenti… È sufficiente per vedere le cose con positività?
“In questa serie di partite abbiamo giocato alcuni periodi di buon hockey, ma ci manca la prestazione sui 60 minuti, ed è per questo che vediamo così tanti alti e bassi. Sicuramente è frustrante perdere così tante partite, non è facile per nessuno, ma dobbiamo rimanere positivi e migliorare quanto necessario per avere più continuità”.
Il 2020 sta arrivando al termine, come valuti questo tuo primo periodo in biancoblù?
“Sicuramente sono felice di come ho iniziato, mentre la situazione attuale è frustrante dunque c’è un po’ di amarezza, ma devo essere soddisfatto. Mi sono ritrovato in una nuova lega e in un paese che non conoscevo, dunque non posso lamentarmi, ma ci sono tante cose in cui posso essere migliore… È un discorso simile a quello di tutta la squadra, non è andata male ma si può fare meglio in tanti ambiti”.
Non hai mai disputato un Mondiale, che importanza dai a questo obiettivo? Quest’anno mancherà probabilmente la concorrenza dalla NHL…
“Indubbiamente è uno dei miei obiettivi, ma non sarà semplice perché anche solamente in Europa ci sono tantissimi bravi giocatori. Il posto in Nazionale è un privilegio molto ambito e sarà dura, devo costruire maggiormente il mio gioco per meritarmi la convocazione, ed è anche per questo che sto lavorando”.