AMBRÌ – Serata agrodolce per l’Ambrì Piotta che, pur avendo portato a casa un punto contro la corazzata Losanna, può recriminare per una vittoria gettata alle ortiche a soli tre minuti dal sessantesimo.
Momenti chiave mal gestiti e una certa mancanza di malizia hanno impedito ai biancoblù di festeggiare il primo successo stagionale alla Valascia, e questo nonostante una prova globalmente positiva.
“È stata una partita dalle varie sfumature”, ha dichiarato Marco Müller, autore del primo gol di serata e dell’assist a Nättinen in occasione del secondo vantaggio leventinese. “Credo che per gran parte della sfida, eccezion fatta per il primo tempo, abbiamo giocato bene. La prova è stata solida e ci siamo creati le nostre occasioni. Un po’ come accaduto a Langnau, però abbiamo peccato di intelligenza e furbizia. Penso soprattutto agli ultimi minuti di gioco…”.
A mancare è stata soprattutto la gestione dei momenti chiave, specie quando avevate il momentum dalla vostra parte…
“Sì e questo è piuttosto frustrante. Siamo ad inizio campionato e abbiamo ancora diversi elementi sui quali dobbiamo lavorare. Si tratta ora di capire dove sbagliamo, limare queste imperfezioni e cercare di proporre prestazioni che siano caratterizzate da una maggiore costanza sull’arco dei tre tempi. Questa al momento resta una delle nostre maggiori lacune”.
A partita in corso è stato inserito Nättinen al tuo fianco. Come è andata?
“Molto bene direi. Sul ghiaccio ci troviamo bene insieme, abbiamo la stessa visione di gioco e questo favorisce l’efficacia della linea. C’è davvero un’ottima intesa, sia dentro ma anche fuori dal ghiaccio. Lo reputo un giocatore davvero completo, estremamente pericoloso, e trovo che con Zwerger formi una coppia interessante. Sono convinto che con un po’ di pazienza questa linea saprà produrre importanti soluzioni offensive”.
Perfetto il tuo assist al finlandese per il 2-1, meno perfetto invece sei stato in occasione dell’1-1 di Malgin. Che cos’è successo con Hächler?
“Si è trattato di una banale incomprensione ed è un vero peccato che questa abbia portato ad una rete ospite. Eravamo in una fase di gioco molto veloce e caotica, io stavo per andare al cambio e ho ritenuto che Hächler potesse controllare il disco. Così non è stato ma sono cose che succedono, anche se ovviamente non dovrebbero. Mi assumo la responsabilità dell’errore”.
Ciaccio è stato autore di un’altra prova di spessore. Quanto è importante poter contare su un portiere capace di trasmettere così tanta sicurezza?
“È importantissimo, specie in situazioni come quella che abbiamo vissuto nei primi minuti di gioco, quando il Losanna ci ha messo alle strette. In più di un’occasione hanno rischiato di passare a condurre, ma Ciaccio ci ha permesso di rimanere perfettamente in partita. Se abbiamo conquistato un punto è sicuramente anche merito suo. Ha collezionato due uscite di altissimo livello e con Conz forma una coppia davvero invidiabile. È bello poter contare su così tanta solidità alle nostre spalle”.
Causa anche la recente impennata della pandemia, alla Valascia sono accorsi solamente 1’496 spettatori. Percepite la mancanza del cosiddetto “sesto uomo”?
“Ne parlavo proprio poco fa con Malgin, solettese come il sottoscritto. Nonostante la poca affluenza ho percepito una bella atmosfera. Certo, ben lontana da quella dei derby da tutto esaurito, ma comunque una presenza positiva. Il tifo ci ha aiutato: abbiamo ricevuto applausi di incoraggiamento dopo un primo tempo difficile e siamo stati sostenuti per tutto l’arco della sfida. Capisco bene che possa risultare strano e perfino difficile venire alla pista vista la situazione attuale, ma abbiamo bisogno di loro e per questo esorto tutti coloro che ne hanno la possibilità di venire a sostenerci”.