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Interviste

Müller: “In squadra tutti sanno cosa fare, ognuno è lì per aiutare i compagni”

Il difensore del Lugano appare in netta crescita anche sul piano individuale: “Quando si fa un cambiamento totale come il nostro è normale dover attendere del tempo per capirci e vedere i risultati”

(Photobrusca & Luckyvideo)

LUGANO – Due partite un po’ “così” tra Langnau e Kloten per ripartire, e ogni dubbio fugato al sabato sera di fronte al Bienne. Se qualcuno si era preoccupato del Lugano post pausa e orfano di Linus Omark, oggi può dirsi completamente rinfrancato dopo la grande prestazione della squadra di Tomas Mitell di fronte ai seeländer:

“Quando giochiamo così compatti e convinti sappiamo di essere molto difficili da contrastareafferma Mirco Müllernon è stato magari facile ripartire con qualche assenza e cambiamenti nel line up, ma la squadra c’è e tutti sanno cosa fare per dare il loro contributo”.

Mirco Müller, avete dominato in lungo e in largo il Bienne nonostante a Kloten la sera prima avete compiuto un certo sforzo…
“Credo che nonostante tutto avessimo ancora nelle gambe e nella testa diverse energie residue dalla sfida di Kloten. Questo ci ha permesso di partire subito forte e di non mollare il ritmo cambio dopo cambio, penso che sul piano collettivo sia stata una delle nostre partite migliori, con un grande aiuto dagli attaccanti in fase difensiva”.

La pausa ha portato qualche “singhiozzo” nelle prime due partite, ora vi sentite quelli di prima?
“Penso fosse normale aspettarsi che la pausa potesse interrompere qualcosa nel nostro caso, viste anche alcune assenze, ma abbiamo lavorato per tornare a giocare come facevamo prima. Dopo la partita di Langnau abbiamo guardato soprattutto all’aspetto difensivo e contro il Bienne è arrivato un altro passo avanti. È semplicemente il percorso che stiamo facendo, quando si fa un passo indietro non perdiamo la calma e torniamo a lavorare”.

Stupisce come il sistema di gioco vi permetta di creare occasioni da rete a ogni cambio tenendo nel contempo lontani gli avversari dalla vostra porta…
“La squadra è compatta e “corta” sul ghiaccio, questo permette di controllare il gioco meglio e di avere più occasioni per avvicinarci alla porta e tenerci lontani dalla zona difensiva. Meno tempo passiamo a rincorrere il disco davanti al nostro portiere e più possiamo dettare il ritmo e questo avviene perché tutti partecipano alle due fasi di gioco con transizioni molto rapide”.

Quanto conta il fatto che si distribuisca in maniera così equilibrata i tempi di gioco su tutti i componenti della squadra?
“Questo è importantissimo, non solo durante la partita ma guardando anche alla lunghezza del campionato, occorre gestire le energie e quando tutti i giocatori della rosa sanno cosa devono fare ci si può permettere di risparmiare un po’ di ghiaccio per chi di solito gioca di più. Inoltre credo che guardando ai miei compagni di reparto tutti siano in grado di giocare anche in maniera offensiva e questo distribuisce pi equilibrio sulla squadra”.

Abbiamo visto alcune difficoltà iniziali nel sistema, ma oggi la difesa del Lugano è la migliore dietro a quella dei Lions. Qual è stato il segreto di un cambiamento tale?
“È stato un cambiamento totale rispetto alla scorsa stagione e che ha coinvolto tutti, quindi è normale che per qualcuno ci volesse più tempo per adattarsi o capire come mettere a disposizione le proprie qualità. Sono sempre stato tranquillo, alla fine si stanno vedendo i risultati e anche in questo ultimo week end abbiamo fatto altri passi avanti. Non possiamo avere tutto subito, per alcune cose ci vuole tempo quando si cambia così tanto”.

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