AMBRÌ – Non si può certo dire che l’Ambrì non ci abbia provato, ma contro il Ginevra i biancoblù sono incappati nei soliti limiti offensivi e delle molte occasioni create soltanto una ha saputo perforare la gabbia di Raanta.
Miles Müller vede però il bicchiere mezzo pieno dopo il punto raccolto al termine dell’overtime: “Abbiamo spinto per tutta la partita perché eravamo determinati a portare a casa la posta piena”, ha commentato il giovane attaccante svizzero canadese. “Non siamo riusciti a concretizzare ciò che abbiamo creato e questo è stato il nostro limite più grande, ma nel complesso abbiamo dimostrato di volere la vittoria più del Servette”.
Avete inseguito a lungo la rete ma spesso a mancare è stato un gioco più diretto sulla porta, sei d’accordo?
“Direi di sì. Abbiamo creato tanto ma molti tiri sono arrivati da zone troppo defilate e quindi siamo stati poco pericolosi, specialmente all’inizio. Dal secondo tempo abbiamo cercato di insistere su un gioco più diretto sulla porta e con il passare dei minuti lo abbiamo fatto con una maggiore insistenza. Alla fine il pareggio è arrivato e trovo sia stato un bell’esempio di perseveranza. È un peccato che l’overtime abbia avuto questo epilogo”.
Quella rete ha ribadito l’importanza del gioco nello slot, dove spesso faticate a farvi trovare pronti…
“Dobbiamo essere più presenti lì davanti. Non è un caso che delle tante occasioni create l’unica concretizzata sia stata proprio quella rete su rebound a due passi da Raanta. Se hai tempo e spazio a disposizione puoi cercare di creare occasioni da qualsiasi zona della pista, ma sappiamo che le situazioni più insidiose nascono da dischi messi nello slot, e venerdì sera ne abbiamo avuto l’ennesima conferma”.
Nelle ultime uscite avete concesso meno difensivamente, dimostrando di aver ritrovato una certa solidità favorita anche dal buon momento di Gilles Senn…
“Sta giocando con grande sicurezza. Con i suoi interventi trasmette molta calma a tutta la retroguardia e questo ci permette di giocare con maggiore lucidità. Uno degli obiettivi che ci eravamo posti durante la pausa natalizia era di porre l’accento su una maggiore solidità difensiva. Inutile segnare quattro o cinque reti se poi ne incassi sei. Bisognava migliorare e in questo senso stiamo andando nella giusta direzione. Ora si tratta di affinare la fase realizzativa… Abbiamo scagliato 46 tiri verso Raanta e con una molte di gioco del genere devi concretizzarne di più. Non è stato il caso venerdì, ma non demordiamo”.
Questa è la tua prima stagione da professionista e l’impressione è che la personalità sul ghiaccio non ti manchi. Come sta andando?
“Davvero? Grazie, mi fa piacere (ride, ndr.). Che posso dire, cerco sempre di dare il massimo e di spingere come un forsennato ad ogni cambio. Spesso come linea veniamo schierati contro top line avversarie, dunque il margine di manovra offensivo è limitato. Dobbiamo perlopiù contenere gli avversari. Ma conosco i miei punti di forza, ho dalla mia la velocità e cerco di sfruttare questi elementi per avere un impatto positivo sul gioco”.
…e ti sei ritagliato un ruolo ben definito all’interno del lineup. Se non sbaglio era proprio questo il tuo obiettivo principale ad inizio stagione…
“Sì assolutamente! Sono felice di essere riuscito ad entrare a far parte stabilmente del lineup, ma questo è per me un punto di partenza e non di arrivo. Voglio progredire in tutti gli aspetti del mio gioco, specialmente in quello difensivo, e iniziare ad avere un impatto realizzativo concreto”.
Sabato vi aspetta un altro scontro diretto contro il Bienne, che venerdì sera è restato a riposo…
“Ci troviamo in un momento cruciale della stagione nel quale ogni singolo punto è decisivo per l’accesso ai playoff. Vogliamo vincere e per farlo dobbiamo continuare ad essere solidi dietro e iniziare a buttare dentro qualche disco in più. Sarà una battaglia, ma siamo pronti ad affrontarla perché siamo determinati a dare un seguito a questa regular season”.