AMBRÌ – La partita domenicale andata in scena alla Valascia contro il Losanna ha rappresentato una brutta sconfitta per la compagine di Luca Cereda che, a differenza dell’eccellente prestazione mostrata la sera precedente all’Hallenstadion, non è mai riuscita ad entrare in partita.
Emblematico e rappresentativo della sfida quel minuto e cinquantasei in 4 contro 4 – con espulsi Fischer e Müller – giocato interamente nel terzo difensivo biancoblù, da cui è poi logicamente scaturito il goal dell’1-4 ospite.
“Abbiamo sbagliato completamente l’approccio alla sfida e siamo riusciti a mostrare buone cose solamente in alcuni frangenti del terzo tempo”, afferma un amareggiato Marco Müller. “Nel periodo centrale, in particolar modo, non abbiamo lavorato duramente come avremmo dovuto e ci siamo fatti sopraffare dal Losanna. Lo stesso dicasi per il primo tempo, nonostante alcune nostre occasioni pericolose. Non si può pensare di poter vincere una partita giocata in questo modo”.
L’impressione, osservando da bordo pista la prestazione biancoblù, è che la squadra abbia peccato di intensità e fame di vittoria. “Il nostro forecheck non è stato all’altezza e per questo motivo non siamo riusciti a metterli sotto pressione”, continua il giovane bernese. “Loro hanno così approfittato del tempo e degli spazi che abbiamo concesso e il risultato è stata una sconfitta ineccepibile. Semplicemente non abbiamo fatto abbastanza”.
C’è da chiedersi, vista la poca grinta mostrata sul ghiaccio, quanto la prova dell’Hallenstadion – disputata meno di 24 ore prima – abbia influito su un match a cui ha preso parte una compagine che era a riposo da giovedì sera.
“Non centra nulla e non dobbiamo cercare scuse. Siamo giocatori professionisti e dovremmo essere preparati a sufficienza a livello fisico per poter reggere due incontri ravvicinati. Ci alleniamo duramente ogni giorno e quindi quella della stanchezza non può essere utilizzata come scusante. Nel corso della stagione spesso abbiamo faticato ad ottenere due vittorie all’interno dello stesso weekend… Credo che ciò lo si debba esclusivamente al mentale. È difficile da spiegare. Occorre trovare delle soluzioni per riuscire a disputare due partite consecutive ad alto livello, altrimenti a lungo andare potrebbe diventare un problema”.
Marco Müller, dopo un naturale periodo di adattamento, si sta dimostrando essere un ottimo innesto per la truppa di Cereda. Il coach di Sementina sta dando sempre più fiducia al numero 13, nel weekend premiato addirittura con una A sul petto a fronte dell’assenza di Elias Bianchi.
“Sono felice di essere qui e non rimpiango assolutamente la mia scelta. Ci sono sempre degli aspetti che si possono migliorare, ed è per questo che continuo a lavorare duramente, giorno dopo giorno. Voglio ripagare il coach della fiducia che mi sta dando, e avere così tante responsabilità è un ottimo modo per crescere ulteriormente”.