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Interviste

Moser: “Un inizio mentalmente importante, non vogliamo lasciare punti per strada”

Il difensore è stato tra i migliori rossocrociati sinora: “Sono soddisfatto dei passi avanti che ho fatto, sono giovane e dunque progredire è il mio focus. Giocare con Fora? Lui è molto fisico, questo mi permette di essere più tecnico”

HELSINKI – È stato un inizio di Mondiale decisamente convincente quello della Svizzera, che anche contro la Danimarca non ha evidenziato alcuna incertezza ed ha controllato la partita grazie ad una netta superiorità.

“È stata un buona prova contro un avversario comunque difficile, siamo stati bravi in zona difensiva ad applicare delle veloci transizioni e questo si è tradotto in maggior tempo in attacco”, ci ha spiegato Janis Moser, tra i migliori in pista. “È inoltre positivo aver già trovato alcune reti in powerplay, e dopo un ottimo secondo tempo le cose sono andate a posto da sole ed abbiamo potuto controllare la partita. Abbiamo un bel gruppo ed è divertente giocare in una squadra del genere”.

Per te inoltre questo è un Mondiale significativo, che arriva dopo una stagione importante per la tua carriera…
“È vero, ma non mi metto troppa pressione da questo punto di vista… Anzi, mi concentro principalmente sul divertirmi e godermi il torneo con la squadra. Quando si crea il giusto ambiente poi il successo spesso arriva come conseguenza, mentre se si pensa troppo a quanto importante sia una certa situazione, i risultati non sono mai il massimo”.

Sei anche tu sorpreso della crescita che hai avuto nell’ultimo anno?
“Sicuramente sono soddisfatto dei passi avanti che ho fatto. Visto che sono ancora giovane il mio focus è proprio su questo, imparare e migliorare in ogni stagione. Sono orgoglioso di quanto ho fatto, ma continuo a guardare avanti”.

Scendi in pista in coppia con Michael Fora, e sembrate completarvi in maniera ideale…
“Funzioniamo davvero bene assieme, sul ghiaccio parliamo molto. Lui è più grosso di me fisicamente e dunque porta maggiormente sul ghiaccio quella componente, mentre io sono un difensore più tecnico e questo crea un mix efficace. Entrambi stiamo riuscendo a svolgere il compito che ci è stato assegnato e siamo soddisfatti di quanto fatto sinora”.

Contro Italia e Danimarca non avete lasciato per strada punti preziosi, ora sarà importante continuare così anche contro il Kazakistan…
“Esattamente. Le partite contro le squadre che si considerano più abbordabili sono anche quelle più insidiose, perché basta poco per ritrovarsi in una situazione in cui tutti pensano un po’ troppo alla fase offensiva, e poi ci si ritrova nei guai. Mentalmente questo inizio di torneo è stato un bel test per noi, ed anche la prossima partita sarà lo stesso… Dovremo continuare a curare le piccole cose e non perdere il nostro gioco”.

Il reparto difensivo è molto promettente, si attende con curiosità un vero test contro una delle avversarie più forti…
“Sono piuttosto fiducioso che qualsiasi squadra ci troveremo ad affrontare, saremo sufficientemente solidi per reggere l’urto. Nelle ultime amichevoli di preparazione abbiamo affrontato delle buone squadre ed abbiamo fatto bene, dunque guardiamo anche alle sfide più impegnative con grande fiducia”.

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