Social Media HSHS

Interviste

Moser: “Insistere nel lavoro sporco, Juvonen è stato bravo ma è dallo slot che si fanno i gol”

L’attaccante del Berna è già a quota otto reti, ma il suo contratto è in scadenza: “Alla mia età si vuole chiarezza, spero di avere delle certezze sul futuro durante le prossime pause per la Nazionale”

(PostFinance/KEYSTONE/Peter Klaunzer)

BERNA – L’attaccante del Berna, Simon Moser, è un mix di gioia e rammarico al termine della sfida contro l’Ambrì Piotta. Da un lato la vittoria ottenuta all’overtime, dall’altro il pareggio incassato a poco dalla fine.

“È un po’ una nostra costante, non riuscire a gestire certi vantaggi. Ma non è sempre evidente trovarne i motivi, le situazioni che ci portano a incassare determinate reti sono diverse tra loro e difficilmente paragonabili”.

Cosa vi è mancato per portare a casa la posta piena?
“Una premessa, non è mica evidente vincere, c’è sempre una squadra di fronte che vuole pure incamerare i tre punti. Abbiamo sciupato diverse opportunità da gol, ma bisogna pure dire che il portiere dell’Ambrì ha fatto tante belle parate. In generale dobbiamo essere più decisi nei pressi della porta altrui. Oltretutto con il passare delle partite solitamente tutte le squadre proteggono con sempre maggior efficacia il proprio slot, e quindi dobbiamo insistere al fine di migliorare il lavoro sporco davanti alla gabbia avversaria”.

Hai già segnato 8 reti fin qui, l’anno scorso ne avevi realizzate 10 in tutta la regular season… Come te lo spieghi, hai cambiato qualcosa in estate?
“Non ho effettuato chissà che modifiche durante la preparazione. Cerco sempre di affinare la mia tecnica di tiro e di essere il più possibile davanti all’estremo difensore. La maggior parte delle reti le ottieni da quella zona di ghiaccio. Non ci sono spiegazioni, a volte ci sono fasi dove il disco semplicemente entra e poi altre dove non ne vuole sapere. Contro l’Ambrì ho sì segnato, ma ho fallito un’altra chance a porta praticamente vuota”.

Più in generale potete essere contenti della vostra stagione sin qui, specialmente se paragonata alla scorsa, condividi?
“Prevale l’aspetto positivo, ma ci sono ancora molte cose da migliorare. Limitandoci alla contabilità ci mancano ad esempio un paio di vittorie in più ottenute entro i tempi regolamentari. Spesso però sono davvero i minimi dettagli a decidere l’andamento degli incontri, c’è molto equilibrio”.

Il tuo contratto scade a fine stagione, ti sei fissato una deadline per definire il tuo futuro?
“Alla mia età (33 anni ndr) si vuole avere chiarezza evidentemente, è importante. Non mi sono fissato una data precisa, il giorno X, ma voglio certezze durante la prima pausa dedicata alla Nazionale (tra il 6 e il 15 novembre ndr), oppure durante la seconda (dal 12 al 18 dicembre)”.

Click to comment

Altri articoli in Interviste