LUGANO – Dopo la sconfitta contro il Davos le facce nello spogliatoio bianconero erano piuttosto cupe. Il rientrante Giovanni Morini teneva a regalare una prestazione convincente al nuovo coach Luca Gianinazzi ma purtroppo non è andata così.
L’attaccante italiano può comunque sorridere prima di tutto per il suo ritorno dopo l’infortunio agli adduttori: “La mia condizione non era delle migliori – afferma il numero 23 – ma gli adduttori non mi hanno dato problemi, quindi è andata bene da questo punto di vista”.
Giovanni Morini, un peccato aver gettato alle ortiche il vantaggio di 2-0, cos’è successo in quel terzo tempo?
“Rispetto alla prestazione messa in pista a Berna abbiamo finalmente fatto dei passi avanti sul piano del carattere, abbiamo combattuto tutti insieme. Ci sono stati degli errori durante l’arco della partita ma per i primi due tempi c’è stato sicuramente un miglioramento, poi abbiamo rovinato tutto con quei regali costati i gol, di cui due simili capitati con la mia linea in pista, lì abbiamo perso la concentrazione”.
Vista la situazione è una sconfitta che fa particolarmente male o può essere digerita in fretta con il cambiamento?
“Fa male al momento perché eravamo sulla strada buona per trovare la vittoria e volevamo questi punti anche per Gianinazzi, ma da lunedì si torna al lavoro per migliorare. Solo questo si può fare, lavorare a testa bassa e prepararsi alle prossime partite”.
Come avete vissuto voi giocatori queste ore, tra la separazione da McSorley e la promozione di Gianinazzi?
“Dal mio punto di vista lo ritengo un fallimento, perché quando un allenatore viene allontanato significa che tutti hanno delle responsabilità, si è squadra nel bene e nel male. Per quanto riguarda l’arrivo di Gianinazzi anche noi giocatori abbiamo avuto poco tempo a disposizione prima della partita per assimilare la situazione, ma ora potremo lavorare con lui e capire come uscire da questo momento. Sabato semplicemente era inverosimile pensare che il nuovo coach potesse già fare miracoli, nel poco tempo a disposizione ci ha solo chiesto di riscattarci sul piano caratteriale e di metterci a disposizione dei compagni”.
E sul nuovo coach cosa puoi dire? Di sicuro una bella sfida per un allenatore più giovane di molti giocatori in rosa…
“Conosco molto bene Gianinazzi, ho avuto spesso la possibilità di allenarmi con lui e gli U20 quando rientravo dagli infortuni e posso dire che nonostante la giovane età è un allenatore di grande personalità, preparato e con le idee molto chiare. Mi ha sempre colpito per l’hockey moderno che vuole proporre e per la qualità dei suoi allenamenti, posso solo parlare bene di lui”.