(bluejackets.nhl.com)
Siamo vicini, anzi vicinissimi alla conclusione della regular season ma nulla in ottica playoff è ancora deciso nella Western Conference. A ridosso della riga troviamo infatti addirittura sette squadre, racchiuse in soli sei punti. Negli ultimi turni disputati Red Wings, Stars, Jackets e Coyotes hanno portato a casa risultati importanti che hanno reso la classifica ad Ovest se possibile ancor più interessante.
Chicago è tornato a ruggire. La sensazione è che i Blackhawks vogliano a tutti i costi riportare la storica Stanley Cup all’United Center. Gli Hawks impressionano, con il loro bottino di 68 punti, sette in più degli Anaheim Ducks. Californiani che sicuramente possono guardare con grande ottimismo al futuro, proprio come nel 2006, stagione in cui i Ducks vinsero la loro prima ed unica Stanley Cup.
Anaheim continua a dimostrare grande qualità, trattandosi di una squadra composta da giocatori di grande esperienza e con fisico possente. I Ducks giungono da due sconfitte consecutive, l’ultima rimediata allo Staples Center di Los Angeles nel derby californiano perso per 2-1. Partita emozionante, caratterizzata da buon gioco da ambedue le parti, con difese spesso impeccabili ed estremi difensori molto concentrati. Viktor Fasth, preferito all’elvetico Jonas Hiller, ha dato prova di una buona prestazione. Eccellente e decisivo invece è stato Jonathan Quick. Partita dopo partita il portierone americano dei Kings si sta dimostrando essere sempre più decisivo per i suoi e questo lascia ovviamente ben sperare Brown e compagni in ottica playoff.
I Canucks di Vancouver rimangono al terzo posto nella Western Conference, ma sono reduci da una sconfitta decisamente inaspettata. Schneider e compagni sono stati battuti dai Colorado Avalanche nella notte di sabato. Dopo aver condotto dapprima per 2-1, poi per 3-2, i Canucks si sono fatti rimontare e sconfiggere. Sconfitta per 4-3 da attribuire principalmente ad errori difensivi alquanto sconcertanti, in due occasioni individuali. Approfittando poi della pochezza difensiva messa in campo da Vancouver, gli Avs hanno infilato la rete del ko a soli sette secondi dalla conclusione del match a firma Jan Hejda.
(Bridgetds)
Ciò che attualmente suscita particolare interesse Ovest è quello che sta accadendo a ridosso della riga, che comprende tutte quelle squadre che si trovano tra la settima e l’undicesima piazza. Solo quattro punticini separano cinque compagini che in questo finale di stagione stanno lottando con cuore, tenacia e tanto carattere per accaparrarsi un posto in paradiso. Se i Minnesota Wild fino a qualche settimana fa potevano gustarsi il meritato terzo posto ad Ovest, ora la squadra di St. Paul farebbe meglio a darsi una mossa, poiché i punti che separano Parise e compagni dal nono posto sono solamente due.
Minnesota giunge da sei sconfitte nelle ultime nove partite, e se non vi sarà una rapida inversione di rotta nei risultati è probabile che il sogno playoff svanirà incredibilmente nel nulla. Alle spalle dei Wild troviamo infatti degli elettrizzati Stars e Jackets. I texani giungono addirittura da cinque vittorie consecutive e mantengono quindi intatto il sogno playoff. D’altro canto Columbus arriva da tre risultati utili consecutivi, di conseguenza le speranze di prendere parte al post season sono ancora alte. L’impressione è che si assisterà ad una lotta serratissima fino all’ultimo turno per agguantare un posto tra le prime otto.
Fino a domenica sembrava che i Red Wings fossero destinati a finire sotto la fatidica riga – e ci sono momentaneamente finiti – ma è immediatamente arrivata una reazione d’orgoglio. Detroit ha infatti sconfitto i rassegnati Predators di Josi per 3-0. Damien Brunner è stato schierato per soli 11 minuti e ha concluso la contesa con un bilancio neutro. D’altro canto Roman Josi ha lasciato la superficie ghiacciata con un bilancio di -2, con quasi 25 minuti di gioco. Sempre per quanto concerne gli elvetici, da segnalare la prima soddisfazione personale della stagione in NHL per il giovane attaccante svizzero Sven Bärtschi che, dopo aver passato al maggior parte della stagione in AHL con gli Abbotsford Heat, nella notte di sabato ha realizzato la sua prima rete della stagione con la maglia dei Calgary Flames.