LUGANO – Dopo il primo allenamento sul ghiaccio che ha di fatto dato il via alla stagione del Lugano, i bianconeri si sono ripresentati ai propri tifosi per la prima amichevole precampionato.
Il Lugano è riuscito a battere, dopo una partita piena di reti e occasioni da gol, gli Schwenninger Wild Wings per 6-5, ed uno dei protagonisti della partita è stato il portiere bianconero Elvis Merzlikins, autore di una prova solida condita da qualche “big save”, che ha aiutato il Lugano ad imporsi.
A fine partita ci siamo intrattenuti con lui per avere qualche impressione sul match appena disputato.
Elvis Merzlikins, come sono andati i primi allenamenti sul ghiaccio?
“È stato un periodo molto faticoso, ci siamo allenati intensamente in queste due settimane, soprattutto sulla velocità e sulla tecnica di pattinaggio. Per noi portieri è stato molto duro in quanto ci sono arrivati parecchi tiri, essendo soltanto in tre abbiamo avuto pochi momenti di riposo… Mancava quasi il tempo per riprendere fiato”.
Questa è stata la prima partita della stagione, quali sono state le tue sensazioni al ritorno sul ghiaccio?
“All’inizio ho fatto un po’ fatica a rientrare nel gioco, è stato strano tornare a giocare alla Resega con quest’atmosfera sugli spalti. Pian piano però ho ritrovato le giuste sensazioni. Ci sono stati momenti durante il gioco dove mi sono dimenticato quello su cui abbiamo lavorato quest’estate, ad esempio nel caso del mio secondo gol non so perchè sono sceso, ci siamo concentrati sul mantenere la posizione e in questo caso non l’ho fatto. Sono felice di aver preso questo gol in amichevole, così posso cercare di ricordarmi quello che ho imparato nella pausa estiva e appicarlo durante il campionato”.
Alla fine siete riusciti a portare a casa la partita, che ha visto delle buone trame in attacco e forse meno buone in fase difensiva…
“Non voglio giudicare il lavoro dei miei compagni. Il ghiaccio oggi non era il massimo, ma non lo usiamo come scusa. Anche gli altri, come me, devono trovare il giusto feeling dopo tanto tempo fermi, e grazie agli errori commessi potremo fare dei passi avanti per l’inizio del campionato. In confronto all’anno scorso la squadra è più libera di muoversi in attacco e durante la partita ci sono stati dei momenti che mi hanno impressionato. Il gioco era veloce, preciso… Molto bello insomma, mi è piaciuto un sacco”.
Anche quest’anno hai partecipato al camp dei Blue Jackets, com’è stata questa esperienza rispetto alla prima? Quali sono i tuoi piani per il futuro?
“Rispetto all’anno scorso ho fatto un po’ più fatica sul ghiaccio, visto che un anno fa non avevo lavorato così duramente a secco. Grazie al preparatore atletico del Lugano, Lassi Laakso, ho messo su 3-4 chili di massa muscolare, ma ovviamente ero un po’ stanco. Chiaramente poi la dimensione della pista non ha aiutato, avendo il campo più piccolo ricevo molti più tiri da tutte le posizioni, e non c’è molto tempo per reagire. Per quanto riguarda un eventuale contratto ho qualche possibilità, ma per adesso non voglio sbilanciarmi e rimarrà una cosa tra me e il mio agente. Per il futuro so per certo che non resterò a Lugano tutta la mia vita, voglio provare nuove esperienze. Questo è l’hockey, un giorno sono qua mentre il prossimo chissà dove sarò”.
Fischer ha alternato te e Manzato. Pensi che quest’anno ci sarà un titolare fisso o si continuerà con la rotazione?
“Con Fischer non ne abbiamo ancora parlato, dunque non so ancora quali saranno le sue idee riguardanti il portiere titolare. Daniel è un ottimo giocatore, ogni volta che posso cerco di imparare qualcosa da lui. Essendo dieci anni più grande di me ha molta più esperienza, dunque cerco di seguire i suoi consigli il più possibile. Rispetto all’anno scorso però mi sento diverso, sto tornando l’Elvis di due anni fa, ho molta rabbia dentro perchè la scorsa stagione ho avuto moltissimi alti e bassi. Inoltre ho dovuto superare uno dei periodi peggiori della mia vita, ma non ero comunque contento della mia stagione. Quest’anno voglio migliorare in tutto per meritarmi il posto da titolare”.
Prima amichevole della stagione davanti a 4’500 spettatori, un buon segnale…
“Certamente, il Lugano ha sempre molti fans al seguito. I nostri tifosi sono bravissimi e sono i miei primi amici alla Resega. Mi ha fatto molto piacere vedere così tanta gente sugli spalti nonostante fosse solo un’amichevole, dunque li ringrazio per il calore che ci hanno mostrato”.