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Interviste

Merzlikins: “Bello essere in vantaggio, ma niente distrazioni”

LUGANO – Dopo la bella vittoria ottenuta ai rigori in quel di Zugo, il Lugano doveva confermare il break conquistato tra le mura amiche della Resega. Davanti a più di 6’500 spettatori i bianconeri hanno vinto per 4-2, portando la serie sul 2-0 come non accadeva da più di 10 anni.

Al termine della partita abbiamo avvicinato Elvis Merzlikins, grande protagonista degli ultimi due match, per avere qualche impressione sull’incontro appena terminato.

Elvis Merzlikins, dopo aver vinto gara 1 a Zugo era importante confermarsi in casa per portare la serie sul 2-0, e ci siete riusciti alla grande…
“È bello essere in vantaggio 2-0, però non vuol dire nulla. Nell’hockey può succedere di tutto, con i giocatori che ha lo Zugo possono tranquillamente ancora girare la serie. Dobbiamo restare concentrati come siamo adesso, giocando ogni partita come se fossimo ancora alla prima partita della serie”.

La squadra ha mostrato molto carattere, ad ogni gol subito siete riusciti a reagire subito realizzando una rete. Questo denota una grande forza mentale, grande voglia di arrivare in fondo…
“Abbiamo reagito molto bene effettivamente. Anche difensivamente abbiamo giocato una grande partita, il nostro obiettivo è incassare al massimo due gol, e finora ci siamo riusciti. Siamo stati anche sfortunati sul secondo gol dello Zugo, con l’autorete di Brunner frutto di una carambola. Però come detto abbiamo reagito bene, anche sfruttando i powerplay che abbiamo avuto a disposizione. Siamo stati pazienti, non ci siamo fatti prendere dal panico, giocando con calma tutti i 60 minuti ed il risultato si è visto”.

Giovedì a decidere la partita è stato un rigore di Klasen, sabato a chiudere il match è stato il rigore di un giocatore che scende sul ghiaccio un po’ meno degli altri ma che si è fatto trovare pronto al momento giusto…
“Devo fare i complimenti a Lorenz. Durante il match ha bloccato un tiro e si è stortato un dito e nonostante questo è riuscito a segnare il rigore decisivo. Tutti si sacrificano per la squadra, anche Walker mi ha bloccato diversi tiri quando avevo la visuale coperta che altrimenti sarebbero finiti in gol. Tornando a Kienzle, è chiaro che non è uno dei giocatori con le mani migliori ma sono molto felice sia per lui che per la squadra”.

Questa è la tua prima serie di playoff da portiere titolare, come la stai vivendo? Sembra che tu stia gestendo bene la pressione, viste le tue prestazioni…
“A Zugo ho avuto un momento di nervosismo all’inizio, ma devi essere forte mentalmente, nei playoff è quella la chiave per arrivare al successo. Per adesso ho trovato la giusta dimensione, sto giocando bene e mi sento abbastanza tranquillo. La prossima partita si ricomincerà tutto da capo, dunque non bisogna pensare che siamo in vantaggio”.

Hai giocato praticamente tutte le partite in questa stagione, giovedì dopo il match hai detto di essere uscito distrutto. Com’è stato a livello fisico non avere un po’ di pausa per tutta la regular season?
“È normale che dopo una partita si esca stanchi, avevo ricevuto 50 tiri, però il giorno dopo avevo già recuperato fisicamente. Anche adesso sono stanco ma credo sia normale. Era quello che desideravo, poter giocare molte partite in stagione dunque non posso lamentarmi di essere stanco o di aver giocato troppo. Giocare tanto mi aiuta a crescere sotto ogni aspetto, anche facendomi capire quando il mio corpo ha bisogno di riposo, quando invece prima magari andavo a farmi un giro in centro (ride ndr). Spero che possa continuare in questo modo ancora per un po’”.

Martedì lo Zugo proverà il tutto per tutto per non doversi poi giocare gara 4 alla Resega sotto per 3-0, come affronterete questa partita?
“Come abbiamo affrontato la prima. Sia per me che per la squadra essere in vantaggio 2-0 non significa niente. C’è magari un po’ di sollievo ma non vuol dire che puoi permetterti di giocare più leggero, perché lo Zugo ha una squadra fortissima, dall’attacco alla difesa, dunque non possiamo permetterci di mollare adesso. Dobbiamo giocare come se fossimo ancora sullo 0-0 nella serie, oppure immaginare che siamo sotto 2-0, così da non permetterci distrazioni”.

Studente di comunicazione all'USI di Lugano, Diego si occupa delle interviste post-partita dalla Resega.

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