LUGANO – Chris McSorley è un coach soddisfatto. L’aver perso un punto sulla terza sirena avrà inizialmente deluso anche il canadese che però è stato ripagato dal gol all’overtime di Alessio Bertaggia: “È stato il nostro “player of the game” – assicura McSorley parlando del risolutore della contesa – ha trovato un tiro bellissimo che ha dato la vittoria alla squadra che più l’ha cercata.”
Il coach canadese ha puntato molto sull’aspetto mentale della squadra, ben sapendo cosa l’avrebbe attesa nello sfidare i campioni in carica: “Volevamo e dovevamo essere la squadra migliore in pista, la locomotiva, e alla fine lo siamo stati per almeno 35-40 minuti di partita. Tutta la squadra ha lavorato alla grande dal primo all’ultimo minuto, anche se nel primo periodo percepivo un po’ di tensione su entrambi i fronti ma poi siamo cresciuti con il passare del tempo”.
McSorley non vuole però puntare il dito contro la gestione del finale, con il disco toccato con troppa leggerezza da Thürkauf che ha permesso allo Zugo di disporre ancora dei secondi necessari per pareggiare: “Thürkauf ha giocato molti minuti sacrificandosi tutta la partita, gli va riconosciuto, ma occorre anche dare i meriti dello Zugo nell’essere riuscito a trovare il pareggio all’ultimo momento, questo significa essere una grande squadra. Ma i complimenti vanno fatti ai miei ragazzi per come hanno reagito e sono riusciti a lavorare per annullare il box play nell’overtime, questo è stato un segnale molto importante”.
La prestazione collettiva, aldilà della vittoria, è stata un’altra bella risposta ai desideri del canadese: “La soddisfazione di un coach la si misura per quanto dorme la notte, e stanotte devo dire che dormirò benissimo. Dopo la bella prestazione di Ginevra volevo la continuità anche nei risultati e far vedere ai nostri tifosi gli stessi passi in avanti, martedì ci siamo riusciti senz’altro”.
Un altro aspetto importante per il coach del Lugano è stata anche la preparazione a una partita così difficile: “Il fattore fondamentale che ha fatto andare in pista così la squadra è stata la preparazione alla partita in questi giorni. Ci siamo preparati anche mentalmente ad affrontare una squadra fortissima, piena di talento e sapevamo benissimo quanta energia avremmo dovuto mettere in pista, ma lo abbiamo fatto anche mantenendo il nostro stile di gioco e rispettando gli schemi e le giuste posizioni”.
In ultima analisi Chris McSorley si sofferma sul lavoro fatto individualmente da alcuni suoi giocatori, in particolare da Morini: “Giovanni è un grandissimo giocatore, un lavoratore instancabile che non si tira mai indietro in qualsiasi situazione. Quando arriva alla pista per l’allenamento è sempre sorridente, positivo e un esempio per i compagni. È qui da tanto tempo e fa parte dei leader di questa squadra, è sempre fonte di ispirazione per tutti”.