LUGANO – Dopo l’esaltante vittoria nel derby il Lugano non è riuscito a ripetersi contro il Losanna, con i vodesi cinici nello sfruttare le loro occasioni mentre i bianconeri hanno peccato di lucidità sotto porta.
“Non abbiamo avuto alcun rimbalzo favorevole in questa partita, ma a volte va così. Ci siamo ritrovati con ottime chance di segnare, alcune con la porta avversaria sguarnita, mentre il Losanna ha tratto il massimo dalle sue opportunità”, ha commentato coach Chris McSorley. “Non posso puntare il dito sullo sforzo della squadra, sulla prestazione del portiere oppure della difesa… Quando siamo finiti in svantaggio abbiamo provato a spingere, prendendoci qualche rischio in più per cercare di segnare, ma purtroppo non siamo riusciti a riportare la fortuna dalla nostra parte”.
Specialmente nel periodo centrale la partita poteva prendere una direzione diversa…
“Ho percepito sicuramente della frustrazione dopo il secondo tempo, quando la squadra ha spinto tanto ma non è stata ricompensata. Ciò di cui hanno bisogno i nostri giocatori è ora un po’ di riposo e tempo libero, dobbiamo ricaricare le batterie per poi tornare da martedì a lavorare”.
Credi che la squadra abbia accusato un po’ di stanchezza dopo il grande sforzo, anche emotivo, profuso per vincere il derby?
“Le sensazioni prima della partita erano positive, e si è visto che le emozioni del derby erano ancora vive nella nostra squadra. Abbiamo inoltre mandato in pista la quarta linea con più frequenza rispetto alle scorse partite, e non credo che la stanchezza sia stata un fattore. Abbiamo spinto ma non siamo stati premiati, e questo ci ha un po’ scoraggiati. Dobbiamo inoltre dare credito al Losanna, che è una squadra diversa rispetto all’Ambrì. Hanno probabilmente il budget più alto della lega ed hanno tanti bravi giocatori, che vanno affrontati diversamente rispetto ai leventinesi”.
È arrivata anche la notizia dell’infortunio di Schlegel, sei preoccupato?
“Sicuramente la nostra squadra ha molta fiducia in Fatton e Fadani. In spogliatoio non si percepisce alcuna sensazione di preoccupazione in questo senso, ed inoltre so che per vincere la squadra deve essere più grande di qualsiasi singolo, e questo concetto include anche Schlegel”.