LUGANO – Ha avuto pochi argomenti il Lugano nella serata di sabato, quando il Ginevra si è imposto con merito contro una squadra bianconera apparsa priva di soluzioni e idee per contrastare gli avversari.
“È stata una serata difficile. Volevamo questa vittoria e prima della partita avevamo buone sensazioni, ma dobbiamo essere onesti ed ammettere che sabato ha vinto la squadra migliore”, ha commentato coach Chris McSorley. “Non eravamo nemmeno vicini ad una prestazione sufficiente per sperare di conquistare dei punti, ogni loro tiro è finito nella nostra porta, mentre noi non abbiamo rappresentato una minaccia almeno per metà partita. Abbiamo poi iniziato a giocare meglio, ma era troppo tardi… Non ci sono scuse, dobbiamo compattarci ed essere migliori”.
Cosa vi manca attualmente per invertire la tendenza?
“Sabato semplicemente non abbiamo giocato con sufficiente velocità, con il disco abbiamo preso tante decisioni sbagliate. Dobbiamo comunque restare positivi, stringere i denti per superare questo momento e prendere partite del genere come lezioni… Da lunedì dovremo prepararci per una settimana che si preannuncia molto dura”.
Quando avevate molti assenti portavate in pista uno spirito battagliero, mentre ora che vi sono stati dei rientri sembrate averlo perso…
“Sicuramente il Ginevra è apparso più motivato di noi. L’hockey è sempre un gioco che si basa sulla disperazione, devi scendere in pista con la determinazione necessaria per vincere le tante battaglie che ci sono in ogni porzione del ghiaccio, e per avere successo – senza pensare a sistemi e tattiche – devi sempre competere al massimo. Questo è un punto su cui sicuramente vogliamo riflettere, parleremo tutti assieme come squadra e ci assicureremo di vedere un cambiamento in questo senso”.
Avete perso sei delle ultime otto partite, sei preoccupato?
“Come allenatori siamo sempre preoccupati di qualcosa, è il nostro lavoro. Non sono arrabbiato, ma sicuramente c’è della delusione… La situazione ci motiva però a trovare nuove soluzioni, cercheremo di toccare le giuste corde e magari cambiare qualcosa nella composizione delle linee per trovare nuove alchimie”.