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Lugano

McSorley: “Abbiamo finalmente visto il Lugano che vogliamo, attivo e offensivo”

Il coach dopo il successo sul Friborgo: “Non abbiamo più parlato della serata di Losanna, l’abbiamo cancellata e basta. Siamo un po’ come Dr. Jekyll e Mr. Hyde, ma stavolta abbiamo avuto la giusta attitudine”

LUGANO – Sabato sera alla Cornèr Arena il Lugano è tornato a far vedere il suo volto migliore, vincendo in modo netto contro la capolista Friborgo.

“È bello vedere che la squadra sia tornata”, ha commentato un sorridente Chris McSorley. “Questa è la squadra che abbiamo visto all’opera nelle ultime 2-3 settimane, questa è la squadra che conosciamo. Dopo tutte queste partite ho finalmente visto il Lugano arrivare a giocare lo stile di gioco che vogliamo. Abbiamo fatto 40 tiri in porta contro la capolista e per noi creare tiri, energia e azione attorno alla gabbia avversaria è una parte cruciale del nostro gioco. Ora stiamo iniziando a giocare un puro stile nord-sud e questo crea molta attività attorno alla porta avversaria. Questa squadra è stata costruita da Domenichelli per convergere attorno alla porta avversaria e contro il Friborgo lo abbiamo fatto molto bene”.

Cos’è successo quindi due giorni prima a Losanna?
“È qualcosa di cui non abbiamo parlato. Non abbiamo mai mostrato video e non abbiamo mai discusso della partita di Losanna, è una serata che abbiamo cestinato immediatamente per dimenticarla il prima possibile. L’unica cosa che abbiamo fatto è stato eliminare quella serata dalla nostra testa, in modo da tornare a praticare il nostro gioco. Il prossimo avversario che ci attendeva era il Friborgo e per noi è stata la partita della rivincita”.

Quante volte mostrerai invece il video della partita contro il Friborgo?
“L’abbiamo mostrato già molte volte, anche durante le pause, c’erano molti highlights. Sabato la squadra ha giocato in maniera rapida e verticale, ed è così che dobbiamo giocare. Vogliamo essere attivi e offensivi, non passivi e attendisti. Sì, è vero, così ci prendiamo anche dei rischi, ma è una cosa che vogliamo, perché il gioco offensivo non si crea senza prendersi dei rischi. Non tiri 40 volte in porta senza concederne 25 o 30, ma preferisco di gran lunga tirare 40 volte in porta e concederne 30, piuttosto che fare solo 25 tiri e subirne 25. Se non giochi in modo attivo e offensivo, permetti all’avversario di respirare e uscire dalla loro zona”.

In vista dei pre-playoff la chiave sarà offrire prestazioni del genere e non come quelle a Losanna. Sei sicuro che la tua squadra mostrerà il volto giusto?
“Lo spero, ma non so mai come giocherà la squadra fino ai primi cinque minuti di una partita, lì scopro che volto mostreremo per il resto della sfida… Non arriviamo a definirci come Dr. Jekyll e Mr. Hyde, ma sicuramente vorrei vedere più spesso il secondo. Bisogna far sì che la squadra esca dallo spogliatoio con la giusta attitudine e l’impegno di pattinare e creare battaglie. Contro il Friborgo abbiamo fatto entrambe le cose meglio di loro, quindi la squadra migliore ha chiaramente vinto”.

A inizio stagione non si è forse parlato abbastanza di Calvin Thürkauf, che sta invece mostrando cose egregie…
“È stato un ottimo colpo di Domenichelli, che ha creduto in lui, al contrario di molte altre persone. Hnat ha fatto le sue ricerche e ha portato questo ragazzo a Lugano, dicendomi che svilupparlo era un mio progetto. Contro il Friborgo è stato una bestia, era inarrestabile”.

Dopo le sue prime tre partite quali sono invece le tue impressioni su Justin Abdelkader?
“Sta migliorando a ogni partita, sta imparando a conoscere i suoi compagni e a sentirsi più a suo agio con loro sul ghiaccio. È un grande leader ed è molto difficile giocare contro di lui. Sono felice di essere un allenatore e non dover essere un suo avversario, con Thürkauf e Carr portano in pista quasi 300 chili e formano un’ottima linea, grande e pesante”.

Quanto era importante per Herren segnare contro il Friborgo?
“Siamo tutti felici per Yannik. Nello sport c’è sempre una battuta ricorrente quando giochi contro la tua vecchia squadra, gli abbiamo tutti detto “non ti volevano più”, quindi Herren era molto ispirato sabato sera”.

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