DAVOS – AMBRÌ
4-6
(0-0, 0-2, 4-4)
Reti: 31’00 Nättinen (Zwerger) 0-1, 36’31 Grassi (Rohrbach) 0-2, 45’06 Müller 0-3, 47’12 Flynn (Hächler, Fohrler) 0-4, 50’44 Ambühl (Paschoud) 1-4, 51’58 Ambühl 2-4, 53’40 Nättinen 2-5, 56’15 Baumgartner (Jung, Ambühl) 3-5, 58’32 Zwerger (Nättinen) 3-6, 59’59 Baumgartner 4-6
Note: Eisstadion, 50 spettatori. Arbitri Piechaczek, Borga; Gnemmi, Pitton
Penalità: Davos 1×2′, Ambrì 7×2′ + 1xrigore
Assenti: Patrick Incir, Isacco Dotti, Matt D’Agostini, Benjamin Conz, Elias Bianchi (infortunati), Christian Pinana, Joël Neuenschwander (Rockets), Elia Mazzolini, (sovrannumero)
DAVOS – È una partita che ha visto un epilogo più pazzo di quanto si potesse immaginare, e l’Ambrì Piotta ha finito anche per giocare un po’ con il fuoco quando Ambühl ha trovato due gol in poco più di un minuto, ma complessivamente la prova di venerdì è stata per la squadra di Cereda una delle migliori della stagione.
Guardando il risultato finale potrebbe non sembrare così, con quel 6-4 nato soprattutto da addirittura otto reti segnate nel terzo periodo, con i biancoblù bravi a tenere a distanza un Davos che ha fatto di tutto per far vacillare delle certezze leventinesi sapientemente costruite per una cinquantina di minuti.
Nel momento del bisogno due dei protagonisti della sfida – Ciaccio e Nättinen – hanno però saputo mettere un punto esclamativo sulle loro prestazioni, con il portiere a compiere una parata fondamentale su Marc Wieser (imbeccato alla perfezione da Thornton), mentre poco dopo il finlandese ha infilato quel 5-2 che ha ridato equilibrio e “fiato” alla sfida.
L’Ambrì Piotta ad ogni modo non ha mai dato l’impressione di essere in balia degli eventi, nemmeno quando Cereda ha chiamato il timeout per mettere il freno ad una serie di episodi che aveva riaperto completamente una sfida che sino a pochi attimi prima era sul 4-0. Nel finale la partita si è poi aperta, impedendo al risultato finale di connotare la buona solidità ed ordine che i leventinesi hanno comunque mostrato per buona parte della serata.
La vittoria dei biancoblù è infatti stata più che meritata, e suggellata nel finale dall’altruismo di un Nättinen che ha rinunciato a firmare l’hat trick a porta vuota, passando il disco a Zwerger e restituendo così il favore all’austriaco. Per chi si ricorda, a fine ottobre la stessa scena era infatti successa a ruoli invertiti contro gli ZSC Lions.
Ciò a cui va dato maggiore valore sono però i primi due tempi, giocati in maniera ordinata e con buon ritmo dalla squadra di Cereda, ben messa in pista e capace di mostrare quel possesso del puck che in altre circostanze aveva rappresentato un aspetto problematico.
L’Ambrì ha iniziato ottimamente la gara, pattinando più di Ambühl e compagni soprattutto nel primo tempo, ed il tutto ha permesso una manovra costante nel terzo offensivo, anche se gli uomini di Wohlwend sono stati bravi a ridurre al minuto i tiri pericolosi verso Mayer.
Ciò che gli ospiti hanno seminato nella prima frazione è fiorito nel periodo centrale, quando Nättinen e Grassi hanno trovato due gol importantissimi, soprattutto se sommati al lavoro di un boxplay fondamentale e spesso chiamato in causa. Da quel 3-contro-5 sino ad arrivare alla delicata fase in inferiorità a fine secondo tempo, i leventinesi hanno ben difeso Ciaccio nei momenti chiave, ponendo le basi per un terzo tempo da giocare gestendo il risultato.
Gli ultimi 20 minuti sono però stati decisamente meno “chiusi” di quanto ci si potesse attendere, questo nonostante il gol del 4-0 di Flynn – partita comunque opaca la sua nonostante il ritorno al centro – potesse far pensare ad un finale di gara senza troppe emozioni. Così non è stato, ma l’Ambrì ha saputo gestire e reagire al cambio di scenario, intascando tre punti preziosi che lanciano la rivincita di martedì alla Valascia.
La prima neve di stagione ha dunque portato bene all’Ambrì Piotta, che ha fornito una prova ispirata e tutto sommato di buona costanza, ed anche quando la partita è “uscita dai binari” come successo negli ultimi 10 minuti, i biancoblù sono stati capaci di ballare la stessa musica degli avversari.
IL PROTAGONISTA
Daniele Grassi: Ha trovato l’importante gol del 2-0 grazie ad un preciso tiro di polso, valso per lui la soddisfazione del suo primo gol dal ritorno in Leventina.
Confrontato in passato con vari problemi fisici, il ticinese nelle ultime settimane ha evidenziato una grande progressione ed anche venerdì è stato tra i migliori dei suoi. Forse non è ancora al 100% delle sue possibilità, ma se continuerà così tornerà presto ad essere la miglior versione di se stesso.