MANNHEIM – Confrontato con il primo reale avversario della stagione, il Lugano si è imposto giovedì in rimonta in casa dell’Adler Mannheim di Sean Simpson, avversario già battuto dopo un inizio di gara difficoltoso nella scorsa Coppa Spengler.
Dopo aver guardato i compagni dalla tribuna in occasione della prima partita prestagionale a Biasca, lo svedese Tony Martensson ha fatto il suo debutto proprio sul ghiaccio tedesco, venendo impiegato nel primo blocco con Klasen e Brunner.
“Essendo la mia prima partita mi sono sentito un po’ stanco – ci ha spiegato Martensson – la sfida ha avuto dei ritmi molto veloci fin dall’inizio dunque ho fatto un po’ fatica. Credo però che la nostra linea abbia giocato bene, abbiamo creato parecchie occasioni da gol e alla fine siamo riusciti a portare a casa il risultato.”
Gli Adler Mannheim hanno giocato un primo tempo molto intenso, mettendovi spesso in difficoltà. Quanto è stata dura affrontare una partita ufficiale dopo solo poche settimane d’allenamento?
“C’è stata chiaramente molta differenza dalla partita di Biasca, gli Adler Mannheim sono una squadra molto più forte dei Ticino Rockets, inoltre ieri abbiamo avuto un viaggio lungo e stancante. Abbiamo effettivamente iniziato un po’ male, ma quando siamo riusciti a ritrovare un po’ di confidenza con il disco direi che abbiamo giocato abbastanza bene”.
Come alla Spengler siete riusciti a rimontare dallo svantaggio iniziale e portare a casa la partita, ottenendo una prima vittoria in CHL…
“Era importante vincere soprattutto il primo match, prendiamo molto seriamente questa competizione e vogliamo arrivare senza indugi alla fase a eliminazione diretta. Questa vittoria ci dà una grande spinta per la partita di martedì contro il Tappara Tampere, credo che la prossima sarà una sfida diversa”.
La scorsa stagione ci hai messo un po’ ad ambientarti, pensi che conoscendo meglio la squadra e il campionato potrai dare il tuo apporto appieno sin da subito quest’anno?
“Sì, penso che andrà molto meglio… L’anno scorso ho avuto diversi problemi, ma quest’anno è cominciato con il piede giusto e spero possa andare tutto per il meglio”.
Il Lugano ha parecchi giocatori nuovi e d’esperienza, come Zackrisson, Sondell e Gardner, dove pensi che la squadra sia migliorata maggiormente?
“Quest’anno abbiamo molti giocatori che hanno esperienza a livello internazionale, soprattutto centri come Zacki e Gardner, e credo che questo sia uno dei nostri punti di forza. Abbiamo dei centri forti con esperienza, che sanno giocare sia in fase offensiva che in quella difensiva, permettendo alle nostre ali di sprigionare tutta la loro velocità. In difesa è arrivato Sondell che era probabilmente il miglior difensore dello Zugo l’anno scorso e che ci darà una grande mano, soprattutto in powerplay”.
Zackrisson tu lo conosci molto bene, cosa pensi possa portare alla squadra?
“Patrik ha parecchia esperienza, ha militato in diversi team vincenti. È un centro molto intelligente, la linea formata da lui, Hofmann e Bürgler mi è sembrata giostrare molto bene in allenamento e stasera hanno anche confezionato una rete. Sarà un giocatore fondamentale e ci darà una mano anche in powerplay”.
Ti troverai presto di fronte il tuo ex-compagno di linea allo SKA, Patrick Thoresen, ora allo Zurigo. Come sarà essere sul ghiaccio con lui ma stavolta da avversari?
“Sarà speciale, io e lui siamo buoni amici e lui è un giocatore fantastico. Non vedo l’ora di poter giocare contro di lui, so che ha iniziato bene la stagione dunque aspetto con ansia il momento di potermi confrontare con lui”.