RAPPERSWIL – La vittoria contro il Bienne non è bastata a far cambiare direzione al Lugano, i bianconeri sono usciti sconfitti dal ghiaccio della SGKB Arena al termine di una prestazione piatta. Solo per pochi momenti la squadra di Gianinazzi è sembrata in grado di dire la propria, ma questo non è stato sufficiente.
“Non può certo bastare pensare di giocare bene per così pochi minuti – afferma Marco Müller – parlare di costanza è un po’ riduttivo perché non abbiamo nemmeno iniziato la partita come volevamo”.
Marco Müller, è impensabile di poter vincere una partita producendo così poco…
“È frustrante essere qui di nuovo a ribadirlo, ma se vieni sconfitto in questa maniera nulla di quello che abbiamo fatto è stato abbastanza. Già dal primo tempo il Rapperswil ha mostrato più intensità ed aggressività, anche nelle situazioni piu equilibrate, mentre noi abbiamo preso spesso le decisioni sbagliate nei momenti cruciali”.
Però non è sembrato nemmeno di vedere una squadra convinta anche nel terzo tempo, quando ci si aspettava di vedere una certa aggressività per recuperare una rete…
“Le possibilità per segnare in fondo ce le siamo anche create, però in pista in diverse situazioni c’era troppo equilibrio e spingerci troppo in avanti ci avrebbe aperto a troppi rischi. Sul ghiaccio ci sembra di lavorare molto, ma non lo facciamo nel modo giusto perché spesso i nostri avversari trovano reti troppo facili, come già successo venerdì contro il Bienne quando abbiamo concesso troppi break. Per questo alla fine ci costringiamo a chiuderci troppo e non riusciamo a trovare l’equilibrio giusto tra le due fasi di gioco”.
L’impressione è che la squadra voglia applicare un sistema un po’ troppo complicato, sei d’accordo sul fatto che forse vadano semplificati alcuni aspetti?
“Non credo in questo, perché sarebbe troppo facile puntare il dito su questo o su quello, oppure sullo staff, ma la verità è che noi sappiamo cosa fare sul ghiaccio, lo abbiamo fatto bene per diverse partite ma oggi ci manca disciplina. Nelle situazioni equilibrate o potenzialmente a rischio prendiamo spesso la decisione sbagliata e questo è sintomo che manca concentrazione, ma deve cambiare qualcosa solo da noi sul ghiaccio”.