AMBRÌ – L’Ambrì Piotta è riuscito a far vivere l’ennesima serata di giubilo al proprio pubblico. Contro i Tigers i biancoblù sono riusciti a mantenere alta la concentrazione dopo le fatiche psicofisiche del derby. Partiti nuovamente con il piglio giusto, gli uomini di Cereda con freddezza e determinazione hanno pian piano costruito il proprio successo, l’ennesimo meritato in questa sorprendente stagione.
E la Valascia intanto, con cinque successi casalinghi consecutivi, sta divenendo sempre più una roccaforte. “È stato un weekend incredibile”, ha commentato raggiante Daniel Manzato, abbracciato a fine partita da tutta la squadra e autore di una prova solida dopo l’esperienza alla Spengler.
“A Lugano abbiamo giocato una buona prova per 45/50 minuti. Sul finale ci siamo presi qualche rischio di troppo, ma abbiamo stretto i denti riuscendo a ottenere un successo importantissimo. Contro il Langnau siamo riusciti a proseguire sulla via tracciata alla Cornèr Arena… Non ci siamo accontentati del successo della sera precedente e siamo scesi sul ghiaccio con la giusta attitudine. L’aspetto maggiormente positivo sta nell’essere riusciti a progredire sul piano del gioco. Volevamo vincere a tutti i costi e il nostro approccio alla partita lo ha ampiamente dimostrato”.
La sfida contro i Tigers presentava parecchie insidie, specialmente dopo aver disputato un derby così intenso…
“Sono d’accordo. Non è mai facile riuscire a gestire le emozioni del derby, specialmente dopo una vittoria. Il rischio è sempre quello di incappare in un calo di energia o di concentrazione, ciò che non è accaduto contro il Langnau. Tanto merito va riconosciuto al nostro staff tecnico, capace di spingerci e di motivarci incessantemente sia prima che durante la partita. Grazie alla loro dedizione siamo riusciti a farci trovare pronti. Riuscire ad andare in rete per primi, poi, non ha fatto altro che iniettarci una bella dose di fiducia”.
Avete gestito bene il Langnau, oltre ad aver segnato 5 reti a una compagine che fa del gioco difensivo la propria forza…
“È vero, contro i tigrotti siamo riusciti ad imporci con merito. Ciò non toglie che si tratta di una squadra estremamente solida e ben organizzata. Giocano un buon hockey e riescono spesso a rendersi pericolosi. Noi offensivamente siamo riusciti ad essere incisivi per tutto il weekend. Mi è piaciuto particolarmente il nostro gioco nello slot: non ci siamo mai risparmiati e, pur incassando qualche colpo, siamo riusciti a trovare alcune deviazioni decisive. Sono proprio quelle le reti che cambiano le partite contro avversari così solidi”.
Dopo il gol di Kostner del 4-1 i Tigers hanno continuato a crederci, trovando una rete che ha dato loro molta energia. La seconda pausa è arrivata proprio al momento giusto…
“Sì, sul finire di periodo centrale sono riusciti ad accrescere la pressione sulla nostra porta e la pausa ci ha aiutato a schiarirci le idee. Credo che nel terzo tempo siamo riusciti a gestire molto bene il risultato: il nostro obiettivo, diversamente da quanto accaduto a Lugano, era di impedire ai nostri avversari di rientrare in partita. Obiettivo raggiunto!”.
Dopo una prima parte di stagione tribolata, la Spengler ti ha dato nuovi stimoli e contro il Langnau sei tornato ad esprimerti su ottimi livelli. Si è percepita una certa fiducia nei tuoi mezzi…
“Effettivamente aver partecipato alla Coppa Spengler mi ha davvero aiutato, soprattutto a livello di fiducia. La vera sfida era riuscire a trasferire questa ritrovata fiducia in una prestazione solida in campionato. Sono davvero soddisfatto della mia prova, ma soprattutto di come la squadra mi abbia supportato per tutta la partita. Sin dai primi minuti di gioco ho avuto ottime sensazioni e i miei compagni sono stati fondamentali in questo. Ho cercato di concentrarmi sulle cose semplici… Tiro dopo tiro, parata dopo parata. Anche il coach ha ricoperto un ruolo chiave in questa serata. Aver deciso di schierarmi nonostante l’eccellente prestazione di Conz nel derby mi ha dato moltissima carica. Ma la forza dell’Ambrì di quest’anno è anche questa: poter puntare su due portieri di buon livello che si sostengono a vicenda per il bene della squadra”.