SORENGO – Il Lugano guarda al futuro con positività e ambizioni, conscio però che per avere successo è necessario fare di tutto per restare al passo giorno dopo giorno con un mondo dell’hockey sempre più orientato al business. È questa la direzione presa del club bianconero, che si conferma però attrattivo e pronto ad accogliere alla Resega ogni tipo di pubblico, tant’è che appare raggiungibile – quest’anno più che mai – il traguardo dei 5’000 abbonati.
Per rivivere il clima delle serate migliori non bisognerà attendere molto a Lugano, visto che tra qualche giorno andrà finalmente in scena un attesissimo derby, che darà il via ad un campionato che per i bianconeri si preannuncia intrigante.
“A dire il vero non so quanto questo sia un bene – ci spiega la presidente Vicky Mantegazza – perché le sfide cantonali sono quelle che vanno vissute appieno, ed è difficile prevedere se saremo effettivamente già pronti… La prima partita è sempre un po’ speciale, speriamo di avere una Resega con già tanto pubblico, perché malgrado il caldo per l’hockey è tempo di cominciare”.
Vicky Mantegazza, purtroppo il finale di preparazione è stato caratterizzato dall’infortunio di Damien Brunner…
“Mi dispiace davvero molto per lui. Ha passato un’estate lavorando molto duramente e nelle partite di allenamento – lo abbiamo visto tutti – era probabilmente il giocatore più in forma della squadra… Aveva ritrovato la fiducia e la tranquillità, per noi poteva rappresentare una sorta di nuovo acquisto in vista dell’imminente stagione. Lui è però un ragazzo molto determinato, sono sicura che si rialzerà e tornerà più forte di prima”.
A Greg Ireland è stato rinnovato il contratto e sembra che stia dando un’impronta ben precisa alla squadra…
“Con lui, con tutto lo staff tecnico e con il direttore sportivo abbiamo fissato internamente degli obiettivi. In Greg abbiamo trovato un allenatore molto umile e che sa trasmettere dei valori che nello sport non vanno mai dimenticati”.
Il Lugano sul mercato si è mosso poco ma ha fatto degli acquisti molto mirati, siete soddisfatti?
“Direi di sì. Abbiamo preso dei buoni giocatori, tra cui due stranieri che portano – oltre ad esperienza e leadership – anche centimetri e chili, il che sicuramente non guasta. Pure a livello svizzero ritengo che ci siamo mossi bene, con un innesto di indubbio valore come quello di Luca Cunti, e con Wellinger in difesa”.
Il Lugano sta facendo passi avanti in tutti i settori societari, quello che era mancato in passato per essere al livello dei club di vertice…
“Sì, piano piano abbiamo fatto ordine a tutti i livelli ed ora siamo davvero un team completo, in cui lavorano persone molto competenti. L’obiettivo del club è quello di curare ogni minimo dettaglio, sia sul ghiaccio che fuori, e questo sicuramente ci aiuta a crescere. Siamo molto soddisfatti anche dei risultati ottenuti nella campagna abbonamenti, siamo sulla soglia dei 5’000 abbonati e, pur non essendo il Berna, per il Ticino sono veramente numeri importanti”.