LUGANO – Molto entusiasmo, tante famiglie presenti in una giornata di festa nella quale il Lugano si è presentato ai suoi tifosi.
Un clima di festa che però non ha distolto l’attenzione dei protagonisti verso la stagione ormai alle porte e anche il presidente del sodalizio bianconero tiene a ricordare quali siano gli obiettivi dei bianconeri dopo il titolo sfiorato pochi mesi fa: “L’appetito vien mangiando e il Lugano rimane una squadra con una grande fame di vittoria. Sarà un campionato difficilissimo con molte squadre che si sono rinforzate ancora di più come gli stessi ZSC Lions, ma noi vogliamo esserci e lotteremo fno alla fine”.
Vicky Mantegazza, l’entusiasmo che si respira alla Reseghina lo si ritrova anche nella campagna abbonamenti? A che punto siete con le tessere?
“C’è entusiasmo anche tra gli abbonati, proprio come stasera (domenica, ndr) alla presentazione. Al momento possiamo dire di essere a 500 tessere vendute in più rispetto allo stesso periodo del 2017, trovandoci circa a 4’000 abbonati. Bisogna però calcolare che mancano ancora i conteggi dei posti in piedi che, non essendo numerati, tendono a essere pagati verso la fine della campagna. Siamo più che soddisfatti di come sta andando”.
Sul fronte sportivo invece, sei soddisfatta di come è stata allestita la squadra per la nuova stagione?
“Sì, sono soddisfatta. Abbiamo effettuato pochi innesti ma molto mirati, sono sicura che porteranno quel qualcosa in più a questa squadra”.
Tra i pochi movimenti di mercato ha fatto parlare la partenza di Damien Brunner. È stato difficile separarsi da quello che è stato comunque uno degli investimenti più grossi del Lugano degli ultimi anni?
“Sicuramente non è stata una decisione facile, ma poi si deve andare a vedere anche il lato umano della faccenda, Brunner a Lugano ha avuto veramente poca fortuna durante il suo periodo in bianconero ed era giusto lasciarlo andare. Ha potuto firmare un contratto prolungandolo subito, per lui era un’ottima occasione, gli auguro ogni bene”.
Per un Brunner che parte c’è un Mauro Jörg che torna; un altro tassello per quel Lugano dall’identità sempre più famigliare, con un ragazzo formatosi anche tra le giovanili bianconere…
“Riavere Mauro con noi è un’ottima cosa, ci fa molto piacere, l’ho visto in ottima forma. Ha fatto una bella esperienza a Davos ed è sicuramente cresciuto molto in questi anni, bello riavere con noi quello che era uno dei nostri giovani”.
Un’identità del club che è però anche territoriale, il cambiamento di nome da Resega a Cornèr Arena vi lega ancora di più alla città?
“Noi giochiamo per la città di Lugano, e vogliamo averla al nostro fianco. Questo per noi è un binomio vincente e se c’è la possibilità vogliamo avanzare tutti assieme”.