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Interviste

Mantegazza: “Delusione ma anche orgoglio, con carattere ci siamo sempre rimessi in piedi”

La presidente dopo l’eliminazione in Gara 7: “Il Friborgo lavora da anni per vincere il titolo. Noi abbiamo appena iniziato a costruire una squadra nuova, ci vorrà un po’ di tempo, ma so che prima o poi toccherà anche a noi”

LUGANO – La stagione del Lugano è arrivata al capolinea nella settima sfida contro il Friborgo, ma la presidente Vicky Mantegazza ha sicuramente molti aspetti per cui essere fiera della sua squadra.

“Sono ancora nella fase della delusione, ma sono orgogliosa di quanto questa squadra è riuscita a fare durante la stagione. I ragazzi hanno dimostrato carattere, sono sempre riusciti a rimettersi in piedi. Peccato aver sprecato Gara 7, le occasioni c’erano. Complimenti al Friborgo, è una grandissima squadra, lavora da tanti anni per vincere il titolo. Noi abbiamo appena iniziato a costruire una squadra nuova, ci vorrà un po’ di tempo, ma so che prima o poi toccherà anche a noi”.

Cosa pensi vi manchi ancora per fare un passo in più?
“L’esperienza. Avevamo in squadra 11 ragazzi che non avevano mai giocato i playoff in Svizzera, un team dunque relativamente giovane. Continueremo a lavorare con questo gruppo e questo staff per costruire qualcosa di grande insieme”.

Il fatto che più ti ha soddisfatto in questa stagione è forse la serenità che si è respirata durante tutto il campionato?
“Sicuramente la serenità ha aiutato tanto, siamo stati sempre molto concentrati e tranquilli, anche nei momenti difficili non abbiamo mai mollato, come il nostro motto. Questa è la cosa che porteremo con noi nella prossima stagione”.

Forse a deludere un po’ è stata l’affluenza, specialmente nei playoff. Questa squadra si merita la pista piena, stai pensando come agire a tal proposito?
“Sicuramente i ragazzi se la meritano. Anche all’ultima partita disputata alla Cornér Arena, nonostante non ci fosse il pienone, l’affluenza era ottima e devo essere onesta: il rumore che io sento nel nostro impianto non lo sento in nessun’altra pista. Magari siamo meno degli altri, ma siamo più forti”.

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