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Mal di pancia o infortunio per Bishop? Vasilevskiy è pronto

TAMPA BAY – I Tampa Bay Lightning si trovano in una situazione decisamente delicata nella finale per la Stanley Cup.

Dopo aver vinto gara 2 e portato così la serie in parità, per la terza sfida a Chicago potrebbero doversi affidare al 20enne portiere Andrei Vasilevskiy, 19esima scelta assoluta del draft 2012 ed impiegato in sole 13 occasioni da titolare in regular season.

Il rookie – ex Salavat Yulaev – ha condotto in porto la vittoria per i Bolts, parando nel finale un totale di cinque tiri. Nel post partita la tensione era però alta, e Vasilevskiy si è inizialmente rifiutato di presentarsi davanti alle telecamere per le interviste di rito.

Con l’aiuto di un interprete ha dichiarato di essere felice della sua prestazione e di essere pronto a giocare se il coach lo chiamerà in causa. Lo stesso Jon Cooper ha poi ribadito la fiducia in lui, anche se non ha dato alcuna indicazione sulle condizioni di Bishop.

Ad averlo costretto a lasciare il ghiaccio potrebbe essere stato un infortunio, anche se alcune voci di corridoio parlano di un semplice mal di pancia, scenario che sicuramente toglierebbe un gran peso ai tifosi dei Bolts. Roberto Luongo in questo senso non ha perso l’occasione per ribadire il suo umorismo con un simpatico tweet.

Non però da escludere che il tutto sia da collegare allo scontro con Antoine Vermette, che lo aveva colpito al ginocchio.

Nel frattempo, però, Vasilevskiy ha già stabilito un piccolo record, diventando il primo portiere dal 1991 a vincere una partita della finale per la Stanley Cup subentrando dalla panchina. L’ultimo era infatti stato Frank Pietrangelo, il 23 maggio 1991.

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