AMBRÌ – Alzi la mano chi, al termine di Gara 1, avrebbe scommesso anche solo un centesimo su una simile vittoria biancoblù nella serie. Probabilmente in pochi. Eppure l’Ambrì Piotta, dopo un inizio di finale playout preoccupante, ha iniziato a farsi preferire al Friborgo, già a partire da quella Gara 3 nella quale gli uomini di Dwyer avrebbero meritato la vittoria.
Gara 4 è stata una sorta di continuazione naturale della prestazione vista sabato, con i biancoblù che sono subito apparsi pieni di energia. Per la seconda partita consecutiva l’Ambrì ha cercato e ha voluto di più il successo, e questo non può che fare tirare un (mezzo) sospiro di sollievo ai tifosi biancoblù, anche in vista di un eventuale spareggio.
I leventinesi hanno spazzato via il Friborgo con un perentorio 7-1, frutto di una partita giocata con grande personalità ed attitudine, in cui tutti i giocatori hanno fatto il loro dovere e i leader hanno fatto i leader, ad immagine di un Mikko Mäenpää solidissimo e di un Peter Guggisberg tornato a smistare dischi precisi sui bastoni dei propri compagni. Si torna dunque a Friborgo, e chissà che l’Ambrì non riesca a sorprendere di nuovo.
Come affermato da Mikko Mäenpää ai nostri microfoni, emerge infatti una certa fiducia: “Se consideriamo le ultime tre sfide emerge molto bene un certo trend positivo da parte nostra. In Gara 3 avremmo meritato qualcosa in più di quanto non sia arrivato. A dire il vero, la questione è semplice: giochiamo senza pressione. Dobbiamo soltanto vincere ed è quello che abbiamo fatto martedì sera. Finalmente siamo stati ricompensati del lavoro che stiamo svolgendo giorno dopo giorno, e la serie è ancora aperta. Attenzione però a non galvanizzarsi troppo perché si tratta di una sola vittoria, anche se ampia”.
Mikko Mäenpää, dopo le prestazioni delle ultime due partite il Friborgo potrebbe avere qualche dubbio, anche considerando eventuali infortuni o squalifiche…
“Sì, ma è inutile guardare a questi aspetti, le partite vengono giocate da una squadra contro un’altra. Ciò che conta davvero è la capacità di ciascun giocatore di sfruttare il momento e di restare concentrato. Avevamo bisogno di vincere Gara 4 e domani avremo bisogno di vincere ancora. Semplice”.
Raramente in stagione l’Ambrì si è trovato nella situazione di gestire un ampio vantaggio. Anche in questo senso i progressi a livello mentale sono importanti…
“Sì, ed è molto importante per noi questo aspetto. Abbiamo avuto problemi nel trovare la via del gol, ma lottando li stiamo risolvendo, mentre nelle partite precedenti credo che i miei compagni peccassero della necessaria fiducia quando venivano a presentarsi le occasioni. Non erano sufficientemente rilassati. Come ho detto, nelle ultime due partite abbiamo creato occasioni a sufficienza per segnare delle reti di cui avevamo bisogno. L’hockey è uno sport davvero strano, è incredibile quanto il proprio stato mentale e, soprattutto, la fiducia nei propri mezzi possa influenzare le cose. Ora come ora abbiamo acquisito sicuramente una bella dose di autostima e ovviamente bisognerà farne tesoro”.
Uno degli aspetti da correggere per la prossima sfida saranno le penalità, troppi i powerplay concessi al Friborgo…
“Hai ragione, questo sarà un punto fondamentale per la partita di Friborgo. Incassiamo troppe penalità e tra noi ci siamo detti che in questo senso occorrerà assolutamente migliorare. I dragoni possono vantare un buon powerplay, di conseguenza dobbiamo impedir loro di giostrare in superiorità numerica. Loro possono contare su degli ottimi giocatori capaci di segnare con relativa facilità, per questo motivo dobbiamo sicuramente sistemare questo aspetto del nostro gioco”.
Durante la stagione non sono mancate critiche nei tuoi confronti, ma ora l’Ambrì ha bisogno di quel Mäenpää visto in pista in Gara 3 e 4…
“A dire il vero non parlando italiano e non avendo accesso diretto alle critiche, la questione non mi tocca particolarmente. So meglio di chiunque altro che cosa sto passando e ora come ora mi sento nelle condizioni di poter aiutare l’Ambrì a vincere. Questa è la sola cosa di cui mi importa”.