BIASCA – Arrivato in Leventina un anno or sono e capace di imporsi immediatamente in NLA come secondo difensore dell’intera lega in termine di punti – meglio di lui solo il neo bianconero Sondell – il finlandese Mikko Mäenpää è tornato in Ticino per una seconda stagione con l’Ambrì Piotta, determinato più che mai a migliorare i risultati ottenuti lo scorso campionato.
Con il 33enne abbiamo dato uno sguardo a quanto fatto nel recente passato, e discusso di ciò che ci si può attendere per l’imminente stagione.
Mikko Mäenpää, in molti credevano che quella passata sarebbe stata la tua ultima stagione ad Ambrì. Cosa ti ha convinto a ritornare?
“Le persone, innanzitutto. Si riesce a percepire il supporto dei fans per tutto l’arco della stagione, indipendentemente da come vanno le cose. Non ti voltano mai le spalle. Naturalmente è qualcosa che apprezzo molto e voglio poterli ripagare il più possibile. Mi piace la regione e amo lo spirito dell’Ambrì Piotta, che è una grande famiglia. Per me è stato un qualcosa di naturale firmare il rinnovo contrattuale in Leventina, volevo rimanere in Svizzera e l’Ambrì era la mia prima scelta. Mi piace giocare alla Valascia e darò il 100% per aiutare la squadra in tutti i modi possibili. “Ambrì è come casa mia”! (ride, ndr)”.
Il rinnovo contrattuale è però solamente di un anno. Come interpretare questa scelta?
“Sto invecchiando, anno dopo anno, ed è da parecchio tempo che sto viaggiando. Alcuni si aspettavano che avrei firmato per due stagioni quando sono arrivato… Non è successo, ma alla fine eccomi qui per un secondo campionato. La mia situazione famigliare è quella che è, e per questo motivo per me è difficile impegnarmi per un periodo più lungo e firmare dei contratti che vanno oltre la singola stagione. Come ho detto, però, per me è stata una scelta naturale quella di ritornare ad Ambrì”.
Lo scorso anno eri stato uno dei giocatori che più avevano creduto nei playoff… Quanto è forte ora la motivazione di raggiungere quel traguardo?
“È più forte che mai, e non potrebbe essere altrimenti. Con tutto il rispetto per la squadra che avevamo lo scorso campionato, onestamente credo che attualmente abbiamo a disposizione una compagine più forte. Nel corso dell’estate lo staff tecnico ha svolto un ottimo lavoro, con l’aggiunta di alcuni elementi che ci hanno resi migliori. Ora Kossmann ha una stagione completa dinnanzi a lui per poter far funzionare le cose come desidera, e per insegnarci il suo hockey. Per lui lo scorso anno non è stato facile, saltando a bordo ad opera già iniziata. È stata una sfida per tutti. Ma adesso è più semplice e credo fortemente in tutti noi, faremo i playoff e non ho nessun dubbio a riguardo”.
Hai avuto una prima stagione in Svizzera di alto livello, che obiettivi ti poni per la prossima?
“La gente ormai mi conosce, sa come sono fatto. Lo scorso anno ho provato a portare i miei punti di forza sul ghiaccio, ed è esattamente ciò che farò anche in questa stagione. Non è un segreto che io sia un difensore molto offensivo, e questo in fondo è il mio lavoro. Il mio compito è quello di aiutare la squadra anche in fase offensiva, ma sono un difensore. Ovviamente dovrò anche aiutare il portiere e tutto il reparto arretrato. Quello che posso dire, però, è che darò il 100% di me stesso sul ghiaccio. Inoltre, come detto, gli anni trascorrono anche per me. Voglio riuscire a diventare leader il più possibile all’interno dello spogliatoio per aiutare l’Ambrì”.
C’è stato un momento in cui Maxim Noreau sarebbe potuto tornare ad Ambrì. Kossmann però ha puntato su di te. Quanto è forte la connessione che hai instaurato con il coach?
“Mi sento alla grande a lavorare con lui, così come con tutto lo staff tecnico. Mi sento come se avessi capito il suo modo di vedere l’hockey e lo sostengo in quello che fa. Credo sia un coach duro ma giusto, vuole vincere e questa è la cosa più importante per me. Ha una mentalità vincente ed è ciò che conta”.