AMBRÌ – L’Ambrì Piotta è riuscito a riassaporare il gusto della vittoria. Nella serata di venerdì, infatti, i leventinesi non solo sono riusciti nell’intento di ottenere tre punti positivi per il morale, ma sono stati soprattutto capaci di ribaltare una contesa che pareva ormai fuori portata.
Sotto per 2-0 dopo due periodi di gioco e grazie ad un terzo tempo tutto grinta e carattere, la squadra è riuscita ad infliggere al Losanna una sconfitta per 3-2 tutt’altro che indolore. A dare più colore alla sfida ci ha pensato Ivano Zanatta, presente al fianco di coach Hans Kossmann per tutta la durata dell’incontro. Per evitare di deturpare un ambiente che definire teso era un riduttivo, prima della sfida la dirigenza ha deciso di imporre il silenzio stampa per giocatori e staff tecnico.
È stato allora Filippo Lombardi a presentarsi ai media al termine della sfida. Il presidente ha immediatamente rivolto il discorso verso il tanto vociferato cambio di guida tecnica, sul quale si è espresso affermando che “molto di quello che è stato detto in questi giorni non viene dalla società. Io accetto che i tifosi critichino, che la società sembri disorganizzata e allo sbando, ma questo caos lo creano altri, non la società di certo. Conosco i media, conosco giocatori, allenatori, agenti dei giocatori e agenti degli allenatori, e certe voci che vengono fatte circolare qualche volta corrispondono a degli interessi particolari che non rispecchiano quelli del club”.
Lombardi ha poi proseguito “sabato, come sempre, il nostro Consiglio di Amministrazione si riunirà, ma non si tratta di una riunione di crisi. Ascolteremo attentamente il rapporto della direzione sportiva e poi valuteremo, ma non rivolgeremo l’analisi solo su una partita bensì sull’insieme della situazione. Ad ogni modo, non vedo situazioni di crisi”.
È altresì vero che, però, sotto la gestione Kossmann le partite vinte sono davvero troppo poche…“così come le partite in generale sotto la gestione Lombardi (ride, ndr.). Le partite vinte sono meno numerose di quelle perse, questo è un po’ il destino delle squadre più piccole e più povere. Il destino dell’Ambrì, però, è di essere una testimonianza di cuore, di volerci comunque credere nel corso delle situazioni più difficili. Nel nostro club la “coperta” è più corta. Se in altre squadre mancano alcuni elementi, queste hanno abbastanza riserve da limitarne i danni. Sappiamo che quando accadono questo genere di situazioni legate agli infortuni siamo più vulnerabili rispetto ad altre squadre, e sappiamo anche che c’è stato un momento di disagio all’interno dello spogliatoio. Ma questo va affrontato e discusso con serenità. Abbiamo incominciato a farlo e continueremo a farlo.”
E che dire a questo punto dello “spinoso” progetto della nuova Valascia? “Il progetto è di lungo respiro. Abbiamo annunciato che chiederemo una proroga di un anno e credo che la riceveremo, anche perché diversi altri progetti in Svizzera sono andati in contro ad alcuni anni di ritardo rispetto ai tempi previsti. Naturalmente quando tutto l’ambiente ti sta addosso e la pressione sale, può essere un po’ più difficile trovare il dialogo con le persone giuste e investire tutto l’entusiasmo che ci vorrebbe nel progetto della pista. Diciamo che la vittoria di oggi e la notizia positiva del preavviso favorevole del Cantone e della licenza comunale di costruzione che dovrebbe arrivare la settimana prossima, sono notizie positive, così come quella inerente l’Accademia e il conseguente acquisto del sanatorio. Si tratta di diversi tasselli che in questo momento rendono il mio orizzonte un poco più roseo rispetto ad una settimana fa”.
Il presidente è poi tornato a parlare della partita di venerdì sera, spiegando brevemente come si è arrivati alla scelta di inserire Zanatta a fianco di Kossmann e Tsygourov. “È stata un’idea di Zanatta, il quale l’ha condivisa con Kossmann. Hanno deciso insieme. Mi hanno sottoposto questa proposta e io ho pensato che potesse essere una buona cosa. Con questo abbiamo voluto mostrare ai giocatori che tutta la società segue la squadra con il massimo delle energie. Mi rendo conto che si tratti di una situazione non usuale e posso dire che non sarà ovviamente sempre così. Ricordo, nel corso dell’era Laporte, di aver presenziato per una partita sulla panchina a fianco del coach. Nessuno se ne ricorda ma in quell’occasione prima del mio arrivo perdevamo 4-0 e, una volta giunto in panchina abbiamo poi ribaltato il risultato vincendo per 5-4. Questo per dire che qualche volta mostrare la nostra presenza e sottolineare che non ci sono divisioni o spaccature può essere importante per il clima”.
Lunedì è in programma il terzo derby stagionale alla Resega… “Spero vivamente che la squadra ricominci al primo minuto del derby come ha finito contro il Losanna. Il terzo tempo di venerdì sera lascia ben sperare, bisogna continuare così. Non sappiamo ancora se disputeremo la sfida con Zanatta in panchina, di questo ne discuteremo sabato con lo staff tecnico”.
Il presidente ha poi concluso replicando ad una sollecitazione inerente eventuali contatti con altri allenatori. “Non vedo perché dovrei parlare con dei candidati, ma non vedo nemmeno perché non dovrei sentire o vedere quello che accade attorno. Un presidente ha comunque il dovere di tenere sempre gli occhi ben aperti”.