Ennesima serata in chiaroscuro per le compagini svizzere impegnate in Champions League. Se da una parte lo Zurigo ha confermato il suo dominio europeo sconfiggendo per 3-2 gli Eisbären Berlino, dall’altra Friborgo e Zugo sono state eliminate dalla competizione dopo rispettivamente l’ininfluente vittoria con il Lulea e l’ennesima sconfitta con il Djugardens.
I leoni, sin dall’inizio i favoriti del gruppo P, hanno concluso la fase a gironi come l’avevano cominciata: vincendo. La squadra zurighese ha terminato il primo stadio del torneo a punteggio pieno, conquistando quattro vittorie su quattro incontri disputati e dimostrandosi nuovamente una delle poche formazioni svizzere a prendere davvero sul serio questa rassegna continentale.
In una sfida molto calda con i cugini tedeschi del Berlino, gli uomini di Crawford sono passati in svantaggio dopo poco più di 3’ a causa della rete messa a segno da Tallackson. La reazione dei padroni di casa è però stata veemente e nel giro di due tempi Herzog, Shannon e Blindenbacher hanno ribaltato la situazione con tre reti in superiorità numerica. È stato inutile nel finale il 3-2 messo a segno da Talbot, con i tedeschi che non sono più riusciti a rendersi pericolosi dalle parti di Flüeler e che saranno dunque costretti a giocarsi la qualificazione nell’ultima partita contro i Rapaces di Gap.
Vittoria amara quella ottenuta dal Friborgo, con la squadra romanda già eliminata dal torneo ma che per lo meno ha così messo a referto il successo della bandiera. Con una rosa praticamente al completo, i dragoni sono stati capaci con Bykov e il nuovo arrivato Salminen di rispondere al vantaggio di Sandstrom ottenuto nel primo tempo.
La vecchia conoscenza Micflikier ha riportato sul 2-2 la contesa, poco prima del botta e risposta tra Sprunger e Cehlarik. A decidere la sfida è così stato Pouilot, che al 46’ ha messo a segno il decisivo punto del 4-3.
Lo Zugo ha dal canto suo continuato il suo fin qui pessimo percorso europeo con la terza sconfitta in altrettante partite, arrendendosi in questa occasione agli svedesi del Färjestad con il punteggio di 5-3.
In un primo tempo scoppiettante, le due squadre hanno badato piuttosto ad attaccare che a difendere, trovando entrambe la rete a due riprese (gli stranieri Immonen e Sondell i marcatori per gli zugani). Nel secondo periodo Ljungh e Fallstrom hanno bucato per due volte Tobias Stephan in superiorità numerica, prima che il giovane Martschini ridasse speranza ai suoi mettendo a segno il 4-3 in solitaria. Nel terzo periodo il fortino di Armalis ha però retto sino al termine, quando Henrik Henriksson ha chiuso la contesa con il suo 5-3 a porta sguarnita.
Da notare che con la vittoria odierna il Frolunda si è qualificato al secondo turno, risultando l’ottava svedese su otto a raggiungere questo obiettivo.
Nell’ultima giornata della prima fase, prevista tra sabato e domenica, giocherà senza pressione il già qualificato Davos in casa con il Pardubice, andranno alla ricerca di preziosi punti qualificazione il Ginevra a Praga e il Berna in casa con il Linköping, mentre sarà totalmente ininfluente la sfida dello Zugo, impegnato con il Tampere ma come detto già eliminato dal torneo.