ZUGO – È riuscito in un’impresa storica lo Zugo, che con una rimonta eccezionale ha fatto sua una finale che li vedeva sotto 3-0 nella serie, impresa questa che non è solo una primizia nell’hockey svizzero, ma anche a livello internazionale. Per trovare un’altra squadra ad avere vinto il titolo dopo essere stata sotto di tre match bisogna infatti scomodare i Toronto Maple Leafs del 1942, praticamente nella preistoria dell’hockey.
Anche in quelle tre partite perse lo Zugo aveva però mostrato di avere tutti gli ingredienti per vincere il suo terzo titolo della storia – il secondo consecutivo – e nella serata di domenica ha ribadito di essere la squadra migliore.
Onore però agli ZSC Lions, autori assieme agli avversari di una finale davvero bellissima e che anche stavolta hanno lottato sino alla fine in un match dagli equilibri fragilissimi, ma che la forza offensiva dello Zugo unita alla capacità di proteggere bene Genoni ha fatto la differenza.
Proprio il portiere di Semione è stato tra i grandi protagonisti, battuto solamente dopo 1’02 da Azevedo ma poi capace di confermare una regola incredibile, ovvero quella che lo vede sempre vincitore in tutte le finali che ha disputato in carriera. Sette su sette, davvero eccezionale!
Strepitosa inoltre la finale del ticinese Dario Simion, autore stavolta di una doppietta che si è aggiunta al game winning goal di Herzog, mentre sull’altro fronte non sono bastati gli sforzi profusi dai vari Malgin, Andrighetto e Hollenstein, generosi ma che con il passare delle partite hanno perso incisività.
Va così agli archivi una stagione appassionante, vissuta finalmente senza i limiti della pandemia – se non per brevissime parentesi – e che ha saputo creare entusiasmo ed emozioni per tutto il suo svolgimento. Ora l’attenzione va alla Nazionale ad un Mondiale finlandese che si dovrà affrontare con legittime ambizioni, con tanti protagonisti di questa finale che rivedremo prestissimo in rossocrociato.