BRATISLAVA – Sconfitta dalla Svizzera nella seconda giornata, la Lettonia di Bob Hartley si è rifatta prontamente battendo con una certa logica l’Italia, ridefinendo quindi il suo ruolo di outsider nel Gruppo B.
Stavolta però niente umiliazione sul piano del risultato, tanto che gli azzurri hanno provato a crederci al 56′ sotto per 0-2 con un power play a disposizione, anche se la mancanza di coraggio di coach Beddoes ha impedito di giocarsela “all in”, lasciando in porta Bernard fino al rientro del penalizzato lettone, senza nemmeno provarci in 6 contro 4 senza portiere in un momento decisivo.
Risultato che il power play non ha fruttato nulla e al 59’04, con l’Italia stavolta sì senza portiere ma con la Lettonia in 5, Blugers ha messo il sigillo finale per lo 0-3.
Non inganni troppo però il risultato ben più stretto rispetto alle scoppole subite da Svizzera e Svezia, il povero Bernard ha tenuto in piedi la fragile casupola italica parando ben 62 tiri arrivatigli dai bastoni di Kenins e compagni, addirittura 50 prima della seconda pausa.
Merito al portiere dell’Adler Mannheim se la Lettonia prima di sbloccare il risultato ha dovuto attendere metà partita con il gol di Burkarts, arrivato con logica, ma pure con un po’ di apprensione da parte dei lettoni.
Probabilmente ha fatto molto più male il raddoppio di Marenis al 38′, che ha permesso ai baltici di “rilassarsi” un po’ nell’affrontare il terzo periodo, potendo controllare agevolmente il gioco fino al terzo gol finale.
Per l’italia la terza sconfitta in tre partite è meno “devastante” delle prime due e permette a Kostner e compagni di guardare con un po’ più di fiducia verso le sfide decisive all’Austria e alla Norvegia, a patto di riuscire a sbloccare un attacco ancora a secco di gol.