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Ambrì Piotta

L’avventura dell’Ambrì si ferma in semifinale, passa l’Ocelari

La squadra ceca sfrutta la sua solidità e il calo di freschezza dei leventinesi, imponendosi all’overtime. Per i biancoblù finisce una Spengler positiva

L’avventura dell’Ambrì si ferma in semifinale, passa l’Ocelari

AMBRI – TRINEC

2-3

(1-0, 0-1, 1-1; 0-1)

Reti: 4’37 Dal Pian (Incir, Douay) 1-0, 39’14 Kovarcik (Martynek, Kovarcik) 1-1, 45’25 Dravecky (Gernat, Stransky) 1-2, 51’06 Flynn (Jelovac) 2-2, 61’46 Stransky (Martynek, Musil) 2-3

Note: Eisstadion Davos, 6’300 spettatori. Arbitri Hebeisen, Salonen; Progin Shishlo
Penalità: Ambrì 2×2′, Trinec 4×2′

DAVOS – Le facce deluse di giocatori e staff tecnico al rientro dal ghiaccio dopo le premiazioni di rito fanno capire quanto l’Ambrì Piotta avesse preso sul serio la partecipazione alla Coppa Spengler, la prima della sua storia.

E il sogno di arrivare a giocarsi una finale – seppur di un torneo amichevole ma prestigioso – dopo aver costruito questa squadra sulle macerie del suo passato si è in fondo infranto a pochissimo da quel traguardo.

Non si sottovaluti cosa possa aver significato per questa squadra giocare una semifinale di un torneo dopo tutto quello che ha passato e vedere da vicino l’atto finale, ma in fondo l’Ambrì Piotta il suo lo ha fatto comunque, eccome.

Sull’impegno della squadra non si sono mai avuti dubbi, su quello che ha portato come tifo e ambiente, attirandosi pure le simpatie del resto dei tifosi svizzeri ormai privi del Davos, è stato a dir poco entusiasmante e coinvolgente.

Insomma il primo timbro della squadra biancoblù al torneo di Davos è di quelli riusciti, nonostante appunto l’amarezza di aver perso la semifinale nell’overtime. Onore va comunque dato all’Ocelari Trinec riguardo la partita, capace di limitare i danni un primo periodo tutto a marca leventinese, ma poi cresciuto col passare dei minuti fino a mettere in seria difficoltà la squadra di Cereda.

L’Ambrì Piotta è sembrato infatti in netto calo fisico a partire da metà incontro, lasciando che il Trinec riprendesse in mano il pallino del gioco dopo il pareggio di Ondrej Kovarcik, che ha risposto al gol d’apertura di Dal Pian, al rientro, trovando anche il primo vantaggio con Dravecky nel terzo tempo.

Anche se in difficoltà sul piano del ritmo e dell’esplosività l’Ambrì Piotta ha avuto comunque la forza di riagganciare la squadra ceca con la deviazione “fantasma” di Flynn.

Ma che la squadra di Cereda fosse in calo di lucidità lo ha confermato poi il gol di Stransky all’overtime, con una gestione del 3 contro 3 di Fora e compagni piuttosto “coraggiosa” e che ha mandato in finale l’Ocelari.

Nel complesso la squadra biancorossa ha meritato per il lavoro costante durante l’arco dei 60 e rotti minuti, resistendo ai primi difficoltosi minuti, quando l’Ambrì ha spinto veramente forte.

Poi è uscita la solidità dell’impianto del Trinec, bravissimo a mettere in difficoltà gli avversari con il cycling negli angoli e il filtro a centro pista che ha fermato le partenze verticali.

Non sono sempre stati esplosivi in attacco i cechi, ma sono stati cinici al punto giusto e nei momenti giusti, meritandosi quindi di andare a sfidare il Team Canada. Ma che applausi per l’Ambrì Piotta.


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