AMBRÌ – È stato un derby che non ha tradito le attese, quello andato in scena martedì alla Valascia. Una sfida equilibrata e intensa, che ha saputo appassionare i 6’118 presenti sino all’ultimo dei tiri di rigore.
È stato anche il derby che ha saputo interrompere a cinque il filotto di sconfitte consecutive biancoblù (a sei quello delle stracantonali). Due squadre che, nonostante le pesanti defezioni, hanno dato tanto sul ghiaccio, ad immagine di un Adrien Lauper incisivo come non mai, autore di una rete – oltre che di una prova solida, probabilmente la migliore da quando indossa la casacca leventinese – pesantissima, specchio di una partita giocata dall’Ambrì Piotta con carattere e grande voglia di riscatto.
“Non avremmo potuto ricominciare meglio”, ci ha confidato l’attaccante numero 96. “Questi giorni di stop ci hanno fatto bene; abbiamo ritrovato un po’ di freschezza mentale. Alcune sconfitte recenti – penso soprattutto a quella di Ginevra – sono state ingiuste, e in questo senso la pausa è arrivata al momento ideale. Molti sono gli aspetti positivi che possiamo tenerci stretti dal derby, ma credo che ve ne sia uno davvero fondamentale: essere finalmente riusciti a vincere la sfida nonostante avessimo subito per primi la prima rete. Non era mai successo in stagione, ed è un’ottima base dalla quale possiamo ripartire”.
L’approccio alla partita non è stato dei migliori: nei primi minuti vi siete fatti schiacciare, per poi riuscire a reagire. Avete mostrato carattere…
“È inevitabile che dopo le pause le gambe siano un po’ più pesanti e che rispondano a fatica. Effettivamente durante i primi sette minuti è stato come se non fossimo in pista… Poi però siamo riusciti a riemergere e a prendere in mano le redini del confronto. Abbiamo alzato il nostro ritmo, e con la giusta intensità siamo riusciti a mettere in difficoltà il Lugano. A conti fatti, credo che avremmo meritato la posta piena”.
Le emozioni hanno giocato un ruolo fondamentale, sei d’accordo?
“Alla fine scendiamo sul ghiaccio anche per questo, no? (Ride, ndr.) Scherzi a parte, il tifo ci ha dato una mano incredibile. Non avevo visto mai nulla del genere prima d’ora… Voglio dire, i nostri tifosi ci supportano sempre e ovunque, ma martedì abbiamo davvero sentito quella spinta in più”.
Dopo cinque sconfitte consecutive e, soprattutto, sei derby persi di fila, cominciavate a sentire un po’ di pressione?
“A dire la verità cerchiamo di non pensare troppo a queste cose. Anzi, se siamo correntemente aggiornati su queste statistiche è anche grazie a voi giornalisti (ride, ndr)… Credo che in tutti i derby sin qui disputati sotto la guida di Cereda, a livello di prestazioni non siamo mai stati troppo lontani dal Lugano. Spesso abbiamo gettato delle partite alle ortiche a causa di piccoli errori che avremmo potuto evitare, ma questo è lo sport. Martedì, finalmente, la ruota è girata. C’è grande soddisfazione per questi due punti”.
Il modo in cui hai ottenuto la tua rete riassume molto bene prestazione della squadra: alle assi avete lottato e, con perseveranza, avete recuperato quel disco…
“Se siamo riusciti a disputare una buona sfida è anche grazie a quello spirito di sacrificio che ci contraddistingue come squadra. Il nostro è un gruppo molto unito, e al derby lo si è visto. In più di un’occasione siamo riusciti a schiacciare il Lugano nel proprio terzo e tutte e quattro le linee hanno lavorato molto bene, specialmente la quarta”.
Qual è stato l’elemento decisivo che vi ha permesso di fare vostra la sfida?
“Molti aspetti. Penso alla forza del gruppo, ma anche all’entrata in pista di Benji ad inizio secondo tempo. Non se l’aspettava ma si è fatto trovare pronto: ha disputato una partita con la P maiuscola e ha saputo fare la differenza in più di un’occasione. Sono davvero contento per lui, se lo merita. Quello di martedì è stato un grande Ambrì, e l’obiettivo ora è di continuare su questa strada”.