AMBRÌ – Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Grazie ad un primo tempo ottimamente approcciato, dominato in lungo in largo e chiuso sul 3-0, gli uomini di Luca Cereda si sono imposti contro un Ajoie incapace di trovare le necessarie contromisure per rispondere all’ottimo inizio dell’Ambrì.
Tra protagonisti di serata troviamo Manix Landry che, con la sua prima doppietta in National League, ha raggiunto quota 5 reti in stagione. “Era una partita importantissima da vincere, ne eravamo consapevoli e siamo scesi in pista con la giusta determinazione”, ha commentato il giovane attaccante biancoblù. “Siamo stati bravi a sfruttare al meglio le nostre occasioni e poi, dal secondo tempo, l’abbiamo controllata e gestita bene”.
Uno dei problemi di questa stagione è dato dalla difficoltà di tramutare in reti le occasioni generate. Non è stato il caso martedì, e questo vi ha permesso di indirizzare da subito la sfida sui vostri binari…
“È vero, questa è la dimostrazione che se sei abbastanza bravo da sfruttare ciò che crei, poi tutto diventa più semplice. Non posso dire che dal secondo tempo sia stata una partita in discesa, ma certamente aver chiuso il primo tempo in vantaggio di tre reti ci ha permesso di giocare i restanti quaranta minuti senza dover spingere oltremodo sull’acceleratore, rischiando di correre rischi inutili”.
In questo senso pensi che la squadra abbia peccato di supponenza nel periodo centrale?
“Forse in parte. La mia percezione è che, in effetti, nel secondo tempo siamo stati un po’ arroganti per l’ampio margine che ci eravamo costruiti fino a lì. È stato un errore, abbiamo abbassato la guardia e avremmo potuto pagarla a caro prezzo. Questi cali di tensione non devono assolutamente accadere, d’altronde non era nelle nostre intenzioni. È stata quasi una flessione naturale, ma molto pericolosa. Che ci serva da lezione perché non sempre finisce bene”.
Hai trovato una doppietta – la prima in National League – ma soprattutto hai trovato la rete del 3-0 a cinque secondi dalla prima sirena che ha davvero cambiato le sorti della sfida…
“Sì, credo che in fin dei conti sia stata la rete decisiva. Ci ha dato tanto morale e, sull’altro fronte, l’Ajoie ha subìto il colpo. Fa sempre male incassare una rete a ridosso di una pausa. In quella circostanza ho visto Gelinas poco convinto verso il recupero del puck… Probabilmente pensava che non ci fosse margine per un’altra azione, e io ne ho approfittato”.
Cinque reti in stagione, una doppietta contro l’Ajoie, tanto ghiaccio e parecchia fiducia da parte dello staff tecnico. E tu la stai ripagando non solo con le prestazioni ma anche con un impatto tangibile sul tabellino…
“Sono soddisfatto della mia crescita. Specialmente nelle ultime due-tre settimane sono riuscito ad alzare il livello del mio gioco. Ho fatto uno step in avanti, grazie anche al grande supporto dello staff. Ho avuto qualche difficoltà di adattamento rispetto alle leghe minori, ma ora sento di aver trovato il mio ruolo in squadra. Ho capito ciò che vogliono da me e io cerco di ripagare la fiducia degli allenatori spingendo il più possibile in allenamento e in partita. Non nascondo che vorrei segnare di più, ma credo sia solo questione di tempo e sono sicuro che le reti arriveranno”.
A tal proposito nel terzo tempo hai più volte cercato l’hat trick…
“Ah l’avete notato eh? (ride, ndr.). È vero ci ho provato, d’altronde non capita spesso di poter realizzare una tripletta. Ho avuto un paio di buoni dischi sulla paletta ma mi è mancato il rimbalzo favorevole. Forse avrei dovuto giocare con maggiore calma e lucidità, ma in quei frangenti mi sono lasciato un po’ prendere la mano. Per il primo hat trick bisognerà insomma aspettare ancora un po’”.