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Ambrì Piotta

L’Ambrì vince il primo atto, ma ci vorrà di più per eliminare il Rappi

I leventinesi trovano il modo di imporsi nonostante una partita contratta e complicata. La sfida di ritorno di giovedì inizierà con un gol di vantaggio

L’Ambrì vince il primo atto, ma ci vorrà di più per eliminare il Rappi

AMBRÌ – RAPPERSWIL

2-1

(1-0, 0-0, 1-1)

Reti: 02’14 Inti Pestoni (Isacco Dotti, Dario Wüthrich) 1-0, 41’07 Inaki Baragano (Nicklas Jensen, Jonas Taibel) 1-1, 54’18 André Heim (Miles Müller, Jesse Virtanen) 2-1

Note: Gottardo Arena, 6’640 spettatori
Arbitri: Lemelin, Ruprecht; Fuchs, Huguet
Penalità: Ambrì 3×2, Rapperswil 1×2

Assenti: Rocco PezzulloWilliam HedlundTim MuggliDavide Fadani (sovrannumero), Kodie Curran (infortunato)

AMBRÌ – Al termine del primo atto della sfida di play-in, l’Ambrì Piotta è tornato negli spogliatoi con un paio di buone notizie, ma anche un monito che i biancoblù non dovranno ignorare.

Essere riusciti a ottenere la vittoria in un match complicato ed equilibrato è stato ovviamente positivo, questo soprattutto se si considera che una prestazione un po’ “ingessata” per intensità ed esecuzione è comunque stata sufficiente per avere la meglio sul Rapperswil, il che automaticamente lascia spazio a un certo margine di crescita. Bisogna però anche essere consapevoli che una prova analoga a questa ben difficilmente basterà per superare il turno giovedì sera in terra sangallese, e in questo senso la squadra di Cereda sarà chiamata a una prestazione meno contratta e con più personalità.

Nel complesso – nonostante la sconfitta – sono infatti stati i Lakers a trasmettere le sensazioni migliori, con una manovra più costantemente pericolosa e improntata su una velocità – anche di transizione – che l’Ambrì sin dal principio ha fatto fatica a contenere. Soprattutto nella prima metà di gara i leventinesi hanno infatti avuto difficoltà nel chiudere con efficacia gli spazi, concedendo un po’ troppo a un Rapperswil – privo di Strömwall, nettamente il loro miglior giocatore, oltre che a Rask – che invece è stato bravo nel costruire le proprie azioni dalle retrovie, tenendo sulle spine l’ottimo Juvonen praticamente dall’inizio alla fine.

L’Ambrì ha invece faticato parecchio a ingranare – e per finire non ci è mai riuscito davvero – e nonostante il gol di Pestoni arrivato già dopo un paio di minuti, l’importanza della partita è parsa “congelare” in alcune fasi i leventinesi, che in termini di ritmo ma anche esecuzione hanno finito per litigare un po’ con loro stessi.

Con il passare del tempo le cose un po’ sono migliorate, ma ci è voluta più di metà partita per vedere Kubalik e compagni trovare una fase davvero martellante dalle parti di Nyffeler. Anche la prima linea in questa occasione non ha però mostrato il massimo della lucidità, pur riuscendo a fiammate a rendersi pericolosa. Il miglior blocco martedì è invece stato quello di Pestoni, De Luca e Landry, che hanno saputo imbastire vari cambi con un buon ritmo e anche la capacità di gestire il puck in spazi stretti prima di tentare la conclusione.

Poco pericolose invece le altre due linee, con in particolare Kostner e Zwerger che in più momenti sono apparsi in difficoltà, in un contesto che in generale non ha visto nessuno brillare per davvero. Ai leventinesi va comunque dato atto di aver saputo tenere gli attacchi avversari spesso all’esterno del terzo offensivo, chiudendo bene lo slot.

Viste queste dinamiche la partita sembrava destinata a un pareggio quando Baragano ha trovato il disco giusto – deviato sul suo percorso – per infilare l’1-1, ma con un’azione insistita i leventinesi sono riusciti a strappare la vittoria grazie al tocco nel cuore dello slot di Heim, spunto che per l’Ambrì significa iniziare Gara 2 avanti di una rete.

Un vantaggio insomma minimo e che non avrà chissà quale influenza sull’approccio della sfida di ritorno, ma era d’altronde anche impensabile decidere una sfida da (almeno) 120 minuti nei primi 60. Tutto resta insomma da giocare, e per superare il turno l’Ambrì sarà chiamato a una prova di uno spessore maggiore rispetto a questa, anche solo considerando il fattore pista e il verosimile rientro dall’ammalato Strömwall.

Dopo questo primo atto i biancoblù si prendono insomma la vittoria, il piccolo bonus di una rete di vantaggio e la consapevolezza di avere nelle corde un livello superiore. L’importante è che la tensione non giochi brutti scherzi, altrimenti l’Ambrì potrebbe di nuovo ritrovarsi a non esprimere tutto il suo potenziale.


IL PROTAGONISTA

Janne Juvonen: In una partita dagli equilibri delicati, e in cui è stato il Rapperswil a mostrare maggiore iniziativa e velocità in costruzione offensiva, Juvonen è stato determinante nell’evitare che la manovra dei Lakers trovasse concretezza. Diverse le parate difficili compiute in momenti chiave, specialmente nella prima metà di gara in cui sembrava maturare la rete ospite.


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