LANGNAU – AMBRÌ
3-4
(1-2, 0-1, 2-1)
Note: Ilfis Stadion, 5’514 spettatori. Arbitri Fischer, Stricker; Fluri, Tscherrig
Penalità: Langnau 2×2′, Ambrì 7×2′
LANGNAU – L’Ambrì è salvo! Grazie alla risicata e inutilmente complicata vittoria per 4-3 ottenuta alla Ilfis di Langnau, i leventinesi hanno conquistato i punti necessari ad assicurarsi la permanenza matematica in NLA anche per la prossima stagione con ben tre giornate di anticipo. A fare compagnia ai ticinesi vi è pure il Losanna, mentre gli stessi tigrotti con l’abitué Laporte ed il da tempo derelitto Bienne, saranno costretti ad affrontarsi in quella che sin d’ora appare come un’equilibrata serie salvezza per evitare lo scontro con la regina di B.
Si conclude così per i biancoblù, almeno in maniera ufficiosa, un campionato piuttosto deludente, che nonostante la gioia di un girone di piazzamento affrontato e concluso con leggerezza e tutto sommato facilità, sarà in particolare ricordato per le molte occasioni di agganciare i playoff mancate e per le scarse prestazioni di alcuni dei presunti leader che in questa annata hanno spesso abbandonato al suo destino la squadra.
La partita stessa è stata un fedele specchio di quanto accaduto in questi mesi ai ticinesi, apparsi a lungo volenterosi e a volte anche in apparente controllo della situazione, ma poi condannati dai soliti cali di tensione, sfortuna e da evidenti carenze personali, come il clamoroso palo a porta sguarnita colpito da Hall a pochi secondi dalla fine.
La prima faccia dell’Ambrì, quella buona, si è fatta vedere nella prima parte dell’incontro, quando con grande freddezza gli uomini di Kossmann hanno contenuto le folate dei bernesi e sono andati a colpire con Zgraggen – grande progressione la sua – e Bianchi e quando, dopo il momentaneo 2-1 di Lindemann, sono stati capaci di non andare nel panico e trovare ancora il gol con una bella azione personale di Monnet.
Il lato meno bello è però quello palesatosi nel terzo tempo, con una squadra tutta chiusa nel suo terzo e che ha incassato due reti davvero evitabili nel giro di 1’07’’, permettendo ai padroni di casa con Chiriaiev ed il colosso Nüssli di riaprire una partita che davvero sarebbe dovuta essere stata mandata agli archivi con largo anticipo. Il Langnau è infatti apparso poca cosa e, a parte i continui tentativi dell’indomabile Didomenico, ha fatto vedere molto poco sul piano del gioco.
Nel finale, come detto, con i padroni di casa protesi all’attacco in cerca dei vitali punti per restare in gioco nella corsa alla salvezza è arrivato il definitivo 4-3 di Gautschi, freddo a insaccare dopo gli errori a porta vuota di Pestoni e il già menzionato clamoroso ferro di Hall.
Ora ancor più di prima riemergono i rimpianti per quello che sarebbe potuto essere ma non è stato, con i playoff a portata di mano ma con le ambizioni dell’Ambrì continuamente frenate da un gruppo di stranieri che non è mai girato alla perfezione (Mäënpää escluso) ed una serie di top player che hanno viaggiato eccessivamente a corrente alterna.
Il tempo per preparare al meglio la prossima stagione c’è e, magari, Kossmann potrebbe approfittare proprio delle prossime partite sostanzialmente “inutili” per gettare nella mischia qualche giovane o qualche elemento poco utilizzato in stagione per misurarne il suo effettivo impatto in National League.
Le più grandi risposte per quanto riguarda il reale potenziale della squadra nella prossima annata dovranno provenire però dal mercato, in particolare da quello riguardante i giocatori di importazione. Le mancanze e le lacune di questa squadra sono sotto gli occhi di tutti e per evitare un campionato fotocopia sarà importante trovare qualche nome interessante per andare a completare il quadro della situazione e stimolare un pubblico fin qui non propriamente impressionato dalle recenti nuove aggiunte al futuro roster.
Giusto ora festeggiare e godersi la salvezza anticipata, altrettanto giusto non crogiolarsi troppo in questo e cominciare molto presto a lavorare per assicurare un futuro più radioso a questa squadra.
LA DISPERAZIONE DI LAPORTE: Nonostante due tempi passati in vantaggio, l’Ambrì ha rischiato veramente grosso nel finale di partita, incassando due reti nel giro di poco più di 1’ e non riuscendo ad uscire dal terzo difensivo a causa della forte pressione del Langnau.
Se i tigrotti non avessero avuto un disperato bisogno di punti e Laporte non fosse stato costretto a togliere il portiere per tentare un ultimo assalto, è possibile che i leventinesi non sarebbero tornati in Ticino con più di un punto. Tutto è bene quel che finisce bene, insomma…