AMBRÌ – LANGNAU
4-2
(1-1, 2-0, 1-1)
Reti: 9’19 Elo (Huguenin, Pesonen) 0-1, 19’27 Trisconi (Flynn, D’Agostini) 1-1, 29’08 D’Agostini (Flynn, Plastino) 2-1, 32’44 D’Agostini (Plastino, Trisconi) 3-1, 57’17 Pesonen 3-2, 59’12 Müller (Plastino, Zwerger) 4-2
Note: Valascia, 5’339 spettatori. Arbitri Stricker, Fluri; Progin, Cattaneo
Penalità: Ambrì 4×2′ + 1xrigore, Langnau 7×2′
AMBRÌ – Arrivati a questo punto della stagione, ogni partita inizia ad avere quel pizzico di importanza in più. Con la fondamentale vittoria di sabato l’Ambrì Piotta ha ribadito di voler continuare ad essere tra i protagonisti della battaglia a ridosso della linea, ed anche se la squadra di Cereda è quella ad aver sinora giocato più partite i leventinesi avranno decisamente modo di dire la loro, sempre tenendo presente come l’obiettivo primario resti il decimo posto.
Reagire dopo il frustrante epilogo di Friborgo non era evidente, ed infatti nel primo tempo i biancoblù hanno faticato nel mettere quella marcia in più necessaria per rendere efficace il loro gioco, ma quando il motore è tornato a girare l’Ambrì ha dato una chiara direzione alla partita.
Importante è stato quel gol di Trisconi a soli 33 secondi dalla prima sirena, che ha permesso ai leventinesi di tornare negli spogliatoi in parità nonostante un primo tempo un po’ balbettante, ma la vera scintilla alla squadra l’ha portata Matt D’Agostini, ancor prima di segnare una micidiale doppietta in powerplay.
Dopo alcuni minuti nel secondo tempo il top scorer ha infatti recuperato con furbizia un puck sotto il naso di Grossniklaus, scena che ha dato il via ad un paio di cambi ad alta intensità – i migliori sino a quel momento – nel terzo offensivo. Peccato che proprio in quel frangente Trisconi sia incappato in una penalità che ha un po’ ridimensionato il cambio di marcia, ma da lì a breve il momentum era destinato a subire una scossa decisiva.
Prima con un preciso tiro di polso e poi con un violento slapshot, D’Agostini ha fulminato Punnenovs due volte nel giro di pochi minuti, portando il risultato sin sul 3-1 grazie ad un powerplay che arrivati a quel punto aveva fatto centro tre volte su tre. Il canadese ha complessivamente giocato la sua miglior partita del nuovo anno, ed è ritornato a mostrare quell’impatto dominante che aveva contraddistinto la sua stagione sino a fine dicembre.
Importante è inoltre stato l’apporto di Jiri Novotny, solamente alla sua seconda partita dopo una decina di mesi di assenza, ma già capace di far sentire – eccome! – la sua presenza quando si trova sul ghiaccio. Ai faceoff è sempre un maestro, basti pensare che in un weekend ne ha vinti addirittura 35 con un’eccezionale percentuale di riuscita del 73%, ed in generale la sua presenza fisica davanti alla porta e nelle zone in cui fa male hanno subito ricordato perché era stato così prezioso nello scorso campionato.
Frutto della sua esperienza inoltre quella penalità a Cadonau nel periodo centrale, che aveva permesso all’Ambrì Piotta di giocare in 5-contro-3 per 1’19. L’occasione in quel frangente non è stata sfruttata, mentre nel terzo tempo le opportunità più grandi di chiudere la sfida le hanno avute Flynn e Trisconi, che si sono presentati entrambi al cospetto di Punnenovs durante il medesimo boxplay, ma il portiere lettone ha sempre avuto la meglio.
La squadra di Cereda ha così dovuto stringere i denti sino alla fine, soprattutto quando Pesonen ha trasformato con una bella finta il rigore che lui stesso si era conquistato, rimettendo il risultato in bilico ad un paio di minuti dal termine. L’Ambrì ha però gestito bene la situazione, senza correre ulteriori pericoli e chiudendo la pendenza a porta sguarnita con Müller.
Una boccata d’ossigeno ottenuta con un lineup per alcuni aspetti “sperimentale”, con lo stesso Müller schierato all’ala della seconda linea – vista la presenza di due centri stranieri – ed il debutto nella massima lega del 18enne difensore Rocco Pezzullo, che ha preso il posto di Jelovac lasciato in sovrannumero.
Sembrano insomma sempre essere pronte nuove soluzioni, ed anche se quello visto all’opera sabato sera non è ancora un Ambrì al massimo delle sue potenzialità e intensità, è stato fatto un passo nella giusta direzione per tornare al meglio. La prossima tappa è a Rapperswil, ed è inutile dirlo, sarà un’altra serata importantissima.
IL PROTAGONISTA
Matt D’Agostini: Il nuovo anno era stato sinora difficoltoso per il canadese, che aveva comprensibilmente pagato le fatiche di una prima parte di stagione eccezionale, ed era poi stato anche fermato dall’influenza.
Le batterie del top scorer sembrano però essere ora completamente cariche, ed il D’Agostini visto all’opera sabato è quello “vecchio stampo”, capace di decidere le partite portando un grande contributo ad ogni cambio.
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