BIASCA – Porta bene all’Ambrì la pista di Biasca, dove nel giro di 24 ore i leventinesi hanno conquistato due vittorie su altrettante partite giocate. A cadere al cospetto della squadra ticinese gli svedesi dell’Örebro – di recente vittoriosi sul Lugano – che nonostante abbiano per lunghi tratti controllato il gioco hanno mancato del necessario killer instinct, arrendendosi ai rigori dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sul 2-2.
Con Grassi, Wolf e Berger lasciati a riposo e Lauper, Pinana e Zurkirchen sul ghiaccio i ticinesi hanno faticato parecchio in avvio: nel primo periodo a tenere saldamente in mano il pallino del gioco sono stati gli scandinavi, apparsi molto più veloci e reattivi rispetto agli appesantiti leventinesi. La logica conseguenza è stata una vera sassaiola dalle parti di Zurkirchen, con il cerbero che ha però saputo ergersi a baluardo mantenendo il risultato sullo 0-0.
Nel secondo terzo la musica non è cambiata, con i leventinesi sornioni dalle parti di Lundberg e i nordici più ficcanti nelle loro ripartenze. Non è dunque stata una sorpresa la marcatura messa a segno da Squiers al 27’, con la guizzante ala brava a concludere al volo dopo una stupenda azione corale in power play.
Il gol subito ha svegliato i ticinesi, finalmente pericolosi in attacco e capaci di impensierire il portiere ospite. Ci è però voluta una travolgente azione personale del fin li opaco Inti Pestoni per riportare in parità il risultato, con il fromboliere numero 18 che dopo una serie di finte ha fornito a Giroux un disco d’oro davanti alla porta, il tipo di dischi che il bomber canadese raramente sbaglia.
Si è cosi andati un po’ sorprendentemente alla pausa sul risultato di 1-1, nonostante gli ospiti avessero creato molto di più. Il terzo tempo ha visto un nuovo lungo assolo degli uomini di Kent Johansson che, aiutati anche da una prolungata situazione di doppia superiorità numerica, hanno messo a ferro e fuoco il terzo dell’Ambrì.
A mettere i bastoni tra le ruote del colosso Anttila e del resto della truppa ci ha però pensato il neo entrato Flückiger, bravissimo in diverse occasioni e semplicemente superlativo nel gettarsi in una “big save” su un tiro al volo a porta sostanzialmente sguarnita.
Chi sbaglia paga e così, come una beffa, a portarsi avanti è stato l’Ambrì. Ottimamente imbeccato da un passaggio illuminante di Mäenpää – diversi gli spunti interessanti offerti dal difensore finlandese nel corso dell’incontro – Hall ha avuto tutto il tempo di prendere la mira e bucare il portiere ospite da due passi.
La gioia dei biancoblù è però durata poco, visto che a 3’ dal termine Mustonen ha riportato il risultato in parità con una pregevole deviazione. Nei supplementari poco è accaduto, mentre ai rigori le segnature di Hall e Giroux e le parate di Flückiger hanno regalato la vittoria alla squadra di Pelletier.
Se da un lato Pinana e Fora continuano a dare ottimi segnali e, come anticipato, Mäenpää appare in netta ripresa, dall’altro la prestazione dei restanti nuovi arrivati è stata piuttosto incolore. Particolarmente in ombra Emmerton, ma è ovviamente ancora troppo presto per trarre dei giudizi significativi sul nuovo centro biancoblù, provato anche in questa occasione nel primo blocco tra Pestoni e Giroux.
La nota più positiva proviene però dal reparto portieri; se Zurkirchen era già una sicurezza, il sorprendente Flückiger sta guadagnandosi la fiducia dello staff a suon di ottime prestazioni dopo un’estate travagliata.
Continuano per contro ad essere criptici i segnali dati dagli special teams, dove Pelletier continua a far girare giocatori che non saranno probabilmente utilizzati in queste situazioni durante il campionato.
Il prossimo match dell’Ambrì è in programma per il 26 agosto, quando la sfida contro il Karlskrona segnerà il debutto al torneo di Yverdon. Con l’avvicinarsi del campionato sarà probabilmente tempo di vedere all’opera linee meno sperimentali e più affiatate, tenendo anche conto del fatto che la squadra dovrebbe avere smaltito i pesanti carichi di lavoro di questi giorni.
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