PIOTTA – Con in prospettiva un inizio di stagione ricco di impegni, quest’anno l’Ambrì Piotta ha anticipato i tempi. Nella mattinata di domenica – prima della classica giornata con i tifosi – i biancoblù si sono presentati alla stampa, nell’ambito di una breve conferenza che ha preso il posto di quella solitamente in calendario al termine di agosto.
Il presidente Filippo Lombardi ha debuttato chiamando in causa l’argomento del Nuovo Stadio di Ambrì. “L’apertura del cantiere ha preso il suo tempo – ha spiegato – ma ora il Consorzio Montanara ha piazzato le sue macchine ed iniziato con i primi lavori. Ci è stato garantito che si andrà a grande velocità per mantenere la tempistica prevista. Chiunque abbia seguito una volta nella vita una costruzione, sa che non va mai nulla completamente liscio, è normale che ci siano degli intoppi. L’importante comunque era iniziare”.
“Dopo una stagione molto positiva e la partenza di giocatori importanti, tra cui Kubalik – ha invece spiegato il DS, Paolo Duca – ritengo importante spendere alcuni minuti per ricordare a tutti chi siamo, da dove veniamo e qual è la nostra realtà. Questo esercizio è importante, perché nello sport è facile lasciarsi trascinare dalle emozioni, che possono essere altalenanti e far perdere di vista la rotta”.
“La nostra filosofia rimane quella di credere che nello sport non ci siano miracoli, ed il solo modo per progredire è lavorare duramente”, ha continuato. “L’unica cosa su cui non faremo mai compromessi oppure sconti è l’attitudine. Nelle ultime due stagioni abbiamo visto gli sviluppi della decisione di due anni fa di tornare ad essere un club formatore, ed il nostro obiettivo rimane quello di offrire al nostro pubblico un hockey dinamico, veloce e combattivo”.
A livello di settore giovanile, oltre all’arrivo già noto di Markus Studer come head coach degli Élite, è stato annunciato il ritorno in società di Lorenzo Croce, che darà una mano a Pauli Jaks nel suo lavoro di preparatore dei giovani portieri biancoblù.
La parola è poi passata all’allenatore Luca Cereda, il quale ha spiegato che “il focus sarà sempre quello di scendere sul ghiaccio puntando sui nostri punti forti. La sfida più grande sarà la pianificazione, visto che invece di due competizioni quest’anno ne avremo quattro. A livello fisico non vedo grandi problemi, la squadra si è preparata bene, mentre a livello emotivo dovremo gestire bene le situazioni”.
“In campionato la chiave sarà trovare la costanza nelle prestazioni, così come presentarsi in pista sempre affamati e vogliosi di fare un passo avanti. Per quanto riguarda la CHL, per noi sarà un onore poter sfidare altre culture hockeyistiche. Cercheremo di imparare tanto e fare esperienza, consci che a corto termine qualcosa pagheremo a livello emotivo, ma siamo sicuri che a medio e lungo termine questa competizione ci renderà più forti”, ha continuato Cereda. “La Coppa Svizzera è per noi un’altra possibilità di progressione, cercheremo di andare il più lontano possibile. La Spengler invece è la sfida più lontana ed onestamente ad oggi non ci pensiamo più di tanto”.
Il coach biancoblù ha inoltre voluto affrontare due argomenti centrali dell’offseason, ovvero gli infortuni e la partenza di Dominik Kubalik. “È vero, abbiamo perso dei giocatori ancora prima di cominciare, ed è anche vero che per noi era impossibile sostituire il ceco. Ma uno dei nostri valori è la resilienza, non molliamo e troviamo delle soluzioni anche nelle situazioni più complicate. Proveremo a lavorare di più e meglio, e per quanto concerne Kubalik credo che l’Ambrì abbia approfittato di lui nell’ultimo anno e mezzo, ma sono altrettanto sicuro che pure lui abbia approfittato della squadra, dello staff e del club in generale. Dimostrare questo sarà una delle nostre sfide”.
Per quanto riguarda l’obiettivo stagionale è stato annunciato chiaramente che si tratta della salvezza. “Questo non significa mettere le mani avanti, ma bensì essere consci del potenziale della squadra, del livello del campionato e soprattutto del fatto che ogni stagione ha le sue dinamiche e riparte da zero“, ha commentato Paolo Duca. “Proveremo a vincere ogni partita, ma quando raggiungeremo la salvezza potremo tutti fare un bel sospiro di sollievo”.
A livello di squadra gli unici due assenti erano Jiri Novotny – che dopo l’operazione non può ancora spostarsi, il suo recupero sta avanzando secondo i piani così come quello di Conz – e Patrick Incir, ammalato. Presenti tutti i nuovi ingaggi, mentre è da segnalare che Christian Pinana ha cambiato il numero di maglia e giocherà da questa stagione con il numero 55, scelta per motivi scaramantici visti i brutti infortuni che lo hanno fermato in passato.